Come si fa a “criticare” un gruppo come i
Crowne?
Quando i membri della
band sono, a partire da
Alexander Strandell (e dalla sua poderosa capacità polmonare, concessa a Art Nation, Diamond Dawn, Nitrate e Lionville …), quanto di meglio può offrire la “scena” del
metal melodico contemporaneo e i loro due dischi precedenti a questo “
Wonderland” hanno saputo soggiogare gran parte della critica specializzata e del pubblico di riferimento?
È obiettivamente una questione “spinosa”, e forse pure un po’ pretenziosa, e ciononostante, pur apprezzandone le qualità tecniche ed espressive, finora la
superband svedese non mi aveva esaltato pienamente.
Molto curioso di capire se il loro terzo albo avrebbe cancellato i dubbi, diciamo innanzi tutto che le similitudini con gli ultimi Art Nation rischiano di condurre
Strandell sull’orlo di una sorta di “crisi d’identità” e aggiungiamo che nella scaletta dell’opera in questione troviamo alcuni brani di eccezionale fattura anche sotto il profilo “emotivo”, in grado di far compiere ai
Crowne quel salto di qualità che i più esigenti si aspettavano basandosi sul prestigioso
background dei loro componenti.
Purtroppo (lo so, siamo al limite della pedanteria …), per la consacrazione “definitiva”, manca ancora qualcosa, e se “
Waiting for you”, “
Eye of the oracle”, “
Heaven tonight”, “
The fall” e la favolosa
“Love thy enemy” pongono “
Wonderland” sull’aureo sentiero che conduce dritto all’
Empireo del settore, altrove affiora nuovamente quel velo di manierismo che ne ostacola un po’ il cammino.
“Roba” comunque di alto livello, sia chiaro, in cui però ad un’impeccabile esposizione esecutiva non corrisponde una altrettanto incisiva e intensa controparte emozionale.
Una sensazione che coinvolge in parte anche “
Warlords of the north”, da citare per il coinvolgimento di
Biff Byford dei Saxon in fase di stesura e per un clima “guerriero” piuttosto efficace.
Il percorso artistico dei
Crowne prosegue spedito e coerente, puntando innanzi tutto sulla loro debordante competenza, ma esibendo al contempo confortanti segnali di un appassionato “gioco di squadra” espressivo … per insediarsi definitivamente nel novero dei
Grandi, è richiesto un ulteriore incremento di ispirato e policromo gusto melodico.
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