Copertina 7

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2025
Durata:50 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. DARK STAR
  2. EXODUS OF GRAVITY
  3. FUZZY PLANET
  4. LAKE OF RUST
  5. GILDED EYE
  6. 2 SHELLS
  7. GALACTIC LIGHTHOUSE
  8. STARRY MESSENGER
  9. SILENT SPORES
  10. THE HAND THAT HOLDS THE MILKY WAY
  11. SPARKS
  12. PLANET POUNDER

Line up

  • Brann Dailor: drums, vocals
  • João Nogueira: keyboards, vocals

Voto medio utenti

Non avrei scommesso un centesimo su un nuovo disco degli Arcadea, eppure eccoli qui a otto anni di distanza dal debutto e con una formazione rinnovata guidata dall’instancabile Brann Dailor dei Mastodon.

È tutto più a fuoco rispetto al 2017, grazie a un synth rock muscolare e personale lontano dal nichilismo dei Suicide, dalla psichedelia degli Hawkwind e dalla ferocia di Carpenter Brut (“Dark Star”). Brani un po’ Kraftwerk e un po’ Muse (penso alla titletrack) si alternano a episodi più concitati (“Starry Messenger”, “The Hand That Holds The Milky Way”) e sinistri (“Galactic Lighthouse”, “Sparks”).

“2 Shells” suona come una moderna “Autobahn” adeguata ai tempi caotici che viviamo, mentre “Silent Spores” parrebbe un omaggio a Gary Numan, alfiere del pop meno zuccheroso dei primi anni Ottanta, genere che fa bella mostra di sé anche in “Fuzzy Planet” e nella marziale “Lake Of Rust”.

Se “Gilded Eye” è la traccia più progressiva di “Exodus Of Gravity”, la conclusiva “Planet Pounder” rappresenta il lato epico e lisergico degli Arcadea, band apprezzabile ma dal destino ancora incerto.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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