Che bel pasticcio quello degli
Igorrr!
Ma facciamo un rewind, perché dire “che bel pasticcio”?
Spoiler: no, l’ultimo “
Amen” uscito per
Metal Blade è tutto fuorché un album di scarso livello.
La prima cosa da dire è il completo rimpasto che è avvenuto all’interno della formazione all’indomani della pubblicazione del buon “
Spirituality and Distortion” (2020), che ha visto la sostituzione dell’intera line up, eccezion fatta del leader ovviamente.
Il folle Dj francese, insieme agli altri musicisti facenti parte di questo stravagante progetto musicale, con questo nuovo capitolo discografico che vede rinnovarsi il prestigioso sodalizio con la storica
Metal Blade continua la sua miscellanea musicale: gli
Igorrr fanno una macedonia musicale nella quale un Death Metal un po’ edulcorato nei suoni convive con sorprendente naturalezza insieme a tanti altri generi musicali distanti e contrari.
Quindi c’è una bella voce lirica e intagli barocchi che squarciano sezioni musicali molto moderne, il sapore tutto francese delle melodie va a sposarsi particolarmente bene con un flavour deliziosamente mediorientale con tutti quegli arabismi disseminati qua e là, per poi spolverare il tutto con un po’ di sottogeneri di musica elettronica che fa da collante in quello che in teoria è un’improbabile mélange musicale, ma poi nella pratica può regalare tante gioie e soddisfazioni agli ascoltatori più open mind.
A cesellare il tutto c’è una sottile vena ironica che può rimandare al compianto
Frank Zappa.
Igorrr è un inno alla follia e all’originalità, che rispetto al passato si sta normalizzando nella scrittura dei brani, evitando la lucida follia che c’era fino a “
Savage Sinusoid” del 2017, ma questo lo trovo del tutto naturale.
Il voler cercare di rimettere in ordine le idee e di farle confluire in canzoni dal senso compiuto, cercando di dare più spazio a questa o quella melodia per farsi rendere anche più accattivanti nei confronti di un pubblico mondiale non è necessariamente una cosa negativa, anzi tutt’altro.
Se con il prossimo lavoro il Dj riesce ad unire la lucida follia dei suoi primi lavori con una certa raffinatezza melodica, beh, potrebbe fare ancora più furore di quanto non stia facendo già.
Se tra le varie cose amate
Thy Catafalque o
Mr. Bungle, beh, dargli una chance è un obbligo morale!
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