Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2025
Durata:44 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. DAEMONI
  2. HEADBUTT
  3. LIMBO
  4. BLASTBEAT FALAFEL
  5. ADHD
  6. 2020
  7. MUSTARD MUCOUS
  8. INFESTIS
  9. ANCIENT SUN
  10. PURE DISPROPORTIONATE BLACK AND WHITE NIHILISM
  11. ETUDE N°120
  12. SILENCE

Line up

  • Gautier Serre: all instruments
  • JB Le Bail: growl, screaming
  • Martyn Clément: guitar
  • Marthe Alexandre: mezzosoprano
  • Rémi Serafino: drums

Voto medio utenti

Che bel pasticcio quello degli Igorrr!
Ma facciamo un rewind, perché dire “che bel pasticcio”?
Spoiler: no, l’ultimo “Amen” uscito per Metal Blade è tutto fuorché un album di scarso livello.
La prima cosa da dire è il completo rimpasto che è avvenuto all’interno della formazione all’indomani della pubblicazione del buon “Spirituality and Distortion” (2020), che ha visto la sostituzione dell’intera line up, eccezion fatta del leader ovviamente.

Il folle Dj francese, insieme agli altri musicisti facenti parte di questo stravagante progetto musicale, con questo nuovo capitolo discografico che vede rinnovarsi il prestigioso sodalizio con la storica Metal Blade continua la sua miscellanea musicale: gli Igorrr fanno una macedonia musicale nella quale un Death Metal un po’ edulcorato nei suoni convive con sorprendente naturalezza insieme a tanti altri generi musicali distanti e contrari.

Quindi c’è una bella voce lirica e intagli barocchi che squarciano sezioni musicali molto moderne, il sapore tutto francese delle melodie va a sposarsi particolarmente bene con un flavour deliziosamente mediorientale con tutti quegli arabismi disseminati qua e là, per poi spolverare il tutto con un po’ di sottogeneri di musica elettronica che fa da collante in quello che in teoria è un’improbabile mélange musicale, ma poi nella pratica può regalare tante gioie e soddisfazioni agli ascoltatori più open mind.

A cesellare il tutto c’è una sottile vena ironica che può rimandare al compianto Frank Zappa.
Igorrr è un inno alla follia e all’originalità, che rispetto al passato si sta normalizzando nella scrittura dei brani, evitando la lucida follia che c’era fino a “Savage Sinusoid” del 2017, ma questo lo trovo del tutto naturale.
Il voler cercare di rimettere in ordine le idee e di farle confluire in canzoni dal senso compiuto, cercando di dare più spazio a questa o quella melodia per farsi rendere anche più accattivanti nei confronti di un pubblico mondiale non è necessariamente una cosa negativa, anzi tutt’altro.
Se con il prossimo lavoro il Dj riesce ad unire la lucida follia dei suoi primi lavori con una certa raffinatezza melodica, beh, potrebbe fare ancora più furore di quanto non stia facendo già.

Se tra le varie cose amate Thy Catafalque o Mr. Bungle, beh, dargli una chance è un obbligo morale!

Recensione a cura di Seba Dall

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.