Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:19 min.

Tracklist

  1. LOOK TO THE SKIES
  2. BORN TO RISE
  3. RAGING FIRE
  4. (I NEED) THRASH
  5. PIT VYPER

Line up

  • Eric Willmott: vocals
  • Ben Higgins: guitars, bass
  • Nico Miraftab: guitars
  • Alex Gain: drums

Voto medio utenti

Formatisi solo recentemente, da quattro compagni di scuola Riverside Secondary School in Port Coquitlam, i canadesi Crüzer guardano al passato e alla "vecchia scuola" - ma non è che sia un male e comunque si tratta di un'opzione ormai consueta - e nello specifico al Thrash Metal ottantiano, anche se poi lasciando scorrere questo EP scopriremo al suo interno non poche variazioni sul tema.

"Look to the Skies" parte aggressiva con un assalto degno del più feroce Thrash Metal teutonico, poi all'improvviso tutta sta violenza viene stemperata da un coro melodico più in odor di Killswitch Engage che di Kreator o Sodom. Un approccio che viene replicato dalla seguente "Born to Rise" dove le partiture estreme si fanno ancor più rabbiose e tendenti all'Hardcore mentre quelle melodiche si accentuano prendendo sfumature quasi epiche (nel guitarwork) se non addirittura hardeggianti (nel refrain). Delle chitarrone alla Dark Angel aprono poi la monolitica "Raging Fire" che al pari della successiva "(I Need) Thrash" (tra Slayer e Sacrifice) si concentrano sull'anima thrashy dei canadesi, lasciando le contaminazioni alla conclusiva "Pit Vyper", tanto distante dai due precedenti brani da far pensare di trovarsi alle prese con un'altra band, viste le soluzioni che pescano per i momenti Speed dalle parti dei Satan o Exciter, mentre per quelle maggiormente accattivanti da Quiet Riot e Motley Crue.

Non esco particolarmente convinto dal connubio messo in atto dai Crüzer, anche a causa di una resa sonora troppo pastosa dalla quale si salvano le sole chitarre di Ben Higgins e Nico Miraftab; quindi, non resta che vedere se i Crüzer, vorranno e/o riusciranno a mettere meglio a fuoco la loro proposta, e sebbene presi singolarmente sia "(I Need) Thrash" sia "Pit Vyper", per quanto distanti musicalmente, restino due bei pezzi, al momento sono rimandati sino al prossimo appuntamento



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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