Eccoci di fronte all'ennesima tribute compilation dedicata agli inossidabili Motorhead, ma qui è doverosa una premessa:
il legame fra i
Motorhead e quello che fu il movimento Punk più sanguigno è un dato di fatto. Ne sono prova non solo il presente tributo da parte di alcune delle band più grandi e rispettate del punk come RANCID, PENNYWISE, LAGWAGON, GBH, THE BRONX e FEAR, ma soprattutto quello che una volta affermò Lemmy:
"
I punk ci adoravano. L’unica ragione per cui non eravamo in quel gruppo era perché avevamo i capelli lunghi, quindi ovviamente dovevamo essere heavy metal. Questo era il ragionamento. Ma molti ragazzi ci sentivano senza vedere una foto, quindi pensavano che fossimo una band punk”.
A buon intenditor...
Ma veniamo al presente e quindi a questo Tributo che, diciamolo subito, ripropone i pezzi in modo quasi identico agli originali senza novità di sorta, ma veniamo nello specifico.
Innanzitutto la scaletta.
La discografia della band di Lemmy è molto estesa e quindi si sarebbe potuto attingere da una moltitudine di canzoni, qui
troviamo una manciata di classici e altre cover non così sconosciute per cui l'eventuale "effetto sorpresa" non c'è ad eccezione di un inedito di Lemmy con
The Damned in "
Neat,Neat,Neat" (classcio del Damned del 1977) che aasume una particolare importanza se si pensa che Lemmy aveva già suonato con i Damned alla fine degli anni ’70, quando la band si facevano chiamare The Doomed.
La raccolta inizia con una velocissima versione di "
Ace Of Spades" dei
Pennywise che null'altro fa che confermare la grandezza di questo pezzo, i
Rancid si cimentano in una scollacciata e sanguigna versione "
Sex & Death", il classico "
The Chase Is Better Than The Catch" (
Fear) ha la particolarità di concludersi con una blueseggiante parte di armonica, "
Bomber" e "
Stay Clean" (
Gbh e
Murphy's Law) sono classiche che più classiche non si può, lo stesso dicasi per la violenta versione di "
The Hammer" da parte dei
The Casualties.
Molto riuscita la veloce "
No Voices In The Sky" ( grande pezzo dei Motorhead un pò sottovalutato per me ) da parte dei
Love Canal, peccato per la prova vocale piatta dei
Soldiers Of Destruction nella seminale "
Overkill" (buona invece la linea di basso), chiudono le canzoni dei Motorhead "
Iron Fist" qui proposta in versione hc - rap da parte
Wisdom In Chains.
Il lavoro si chiude con la già citata "
Neat, Neat, Neat" forse unico motivo di curiosità della raccolta che, beninteso, non è fatta male ( i gruppi punk presenti sono una garanzia ) ma che forse avrebbe avuto più interesse se avesse presentato pezzi meno noti della band di Lemmy.
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