Phantasm, un nome ai più completamente sconosciuto; non a torto comunque, visto che questa band statunitense non ha mai dato alla luce un album vero e proprio, ma ha solo pubblicato un demo nel lontano 1987. I Phantasm divennero presto leggenda per alcuni motivi: innanzitutto per meriti artistici, poi per la line-up stellare dalla quale erano composti; già perchè i Phantasm altro non erano che la band messa in piedi da Katon W. De Pena, cantante degli Hirax nonchè personaggio unico e carismatico della scena thrash USA degli Ottanta, e Ron McGovney, bassista dei Metallica nel 1982, prima dell'arrivo di Cliff Burton. Se a questo aggiungiamo che alla batteria, nelle registrazioni del demotape, c'è un certo Gene Hoglan allora capite perchè questi Phantasm si sono riusciti a ritagliare un posto da leggenda nella storia del thrash metal.
Accanto a Katon e Ron, allora 23enni, troviamo musicisti giovanissimi, dal sedicenne Nathan Williams alla chitarra, al diciottenne Rodney Nickelson, senza dimenticare il drummer originale, Jim Korthy, appena diciassettenne, che accompagnerà poi la band nelle date dal vivo di spalla ai Nuclear Assault.
Musicalmente i Phantasm non si discostano molto dagli Hirax degli esordi, rispetto ai quali è comunque più forte e dichiarata la componente thrash d'oltreoceano, soprattutto nel riffing solido e massiccio; a caratterizzare il sound della band è, come prevedibile, Katon W. De Pena, con la sua timbrica unica e con il suo buon bagaglio tecnico, seppur poco usato rispetto ai tempi del primo demo targato Hirax del 1984.
Ad aprire le danze ci pensa "Pray for Power", thrash americano sulla scia dei più veloci Dark Angel caratterizzato però dal cantato acuto e, diciamolo, alle volte fastidioso di Katon; quest'ultimo fa decisamente meglio nella successiva "Blown to Oblivion", a mio avviso il brano migliore del demotape.
Tra i punti a favore dei Phantasm va annoverato un songwriting d'impatto, genuino e violento, così come il drumming davvero sopra le righe di Gene Hoglan, che contribuisce non poco ad alzare il tasso tecnico delle composizioni e a dare spinta alla sezione ritmica; da dimenticare, invece, le chitarre soliste, che palesano imprecisioni e cattivo gusto. "The Blind Leading the Blind" e "Depression" sono brani veramente eccellenti, certo non pietre miliari, ma tra le cose migliori di quegli anni sentite a livello di demotape nell'ambito del thrash più ortodosso e veloce; capitolo a parte merita "Glue (SSD Control)", breve song a cavallo tra gli Hirax più hardcore i Nuclear Assault, ma con una vena più speed metal.
Concludendo posso dire che si tratta di un gran lavoro, seppur con alcuni limiti dettati presumibilmente dalla giovane età, che, comunque, ogni thrasher d.o.c. deve avere e conoscere. Certo non vi sarà facile trovare il demo originale del 1987, ma a venirvi in aiuto è stata la Black Devil Records, che l'ha ristampato in versione vinile trasparente assieme ad un live registrato all'Oddfellows Hall di Phoenix il 28 marzo 1987.
Nota: la copertina che vedete sopra è quella della ristampa sotto Black Devil, uscita nel 2001 con il nome "Wreckage"
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