Copertina SV

Info

Anno di uscita:1987
Durata:37 min.
Etichetta:New Renaissance

Tracklist

  1. MENACING THUNDER
  2. KILL FOR PLEASURE
  3. CANNIBAL
  4. VAMPIRE
  5. SUICIDAL MISSION
  6. VENOMOUS DEATH
  7. THE EVIL
  8. DARKSIDE
  9. R.I.P.

Line up

  • Lou Starita: bass
  • Kevin Kuzma: drums
  • Adam Tranquilli: guitars
  • Gary Markovitch: vocals
  • Mike Basden: guitars

Voto medio utenti

THRASH OR BE THRASHED! E' del 1987 il debutto discografico dei Blood Feast, thrashers americani sotto New Renaissance, sottavalutatissimi persino dalla propria label, la quale si impegnò ben poco nella promozione e si limitò giusto ad appiccicare in copertina uno sticker che recitava: "Debut 9 songs album of U.S. Metal at its best". Tutto ebbe però inizio nel 1985, quando il bassista Lou Starita e il batterista Kevin Kuzma misero in piedi i Blood Lust (nulla a che vedere con la band di Guy Lord sotto Metal Blade che pubblicò nel 1986 "Guilty as Sin"). Nel giro di soli cinque mesi i due, accompagnati dal singer Gary Markovitch e dal chitarrista Adam Tranquilli, al quale si aggiunse in un secondo tempo Mike Basden, registrarono il demo "The Suicidal Missions" (febbraio 1986), uscirono per un paio di compilation New Renaissance ("Thrash Metal Attack" e "Speed Metal Hell Volume 3" con Dream Death, Necrophagia, Wehrmacht, etc...) e approdarono ad un valido contratto per l'etichetta americana nel giugno del 1986. Una carriera fulminea che culminò con l'uscita, nel febbraio del 1987, del debutto "Kill For Pleasure", registrato ai Waterfront Studios di New York e pagato interamente dalla band stessa. Benchè fossero ben poco considerati dalla New Renaissance, che a quel tempo offriva contratti a destra e a manca un po' come la Roadrunner Records, i cinque riuscirono nell'impresa, sfornando un disco che volò presto in testa alle classifiche di vendita della label calforniana. Thrash ortodosso e violento sulla scia di "Bonded by Blood" dei seminali Exodus, "Kill for Pleasure" è un disco non fondamentale, ma che fece (e può fare tuttora) la gioia dei thrashers più massimalisti, grazie alla violenza vera e alla sincera rozzezza della propria proposta musicale; la produzione, realizzata con un budget ridotto, è povera e "rough", ma ben si adatta al sound del gruppo, che punta sull'acceleratore sciorinando songs senza lasciare tregua. "Darkside", che potrebbe benissimo essere uscita dal manifesto del thrash "Bonded by Blood", tanto che lo stesso Gary Markovitch richiama alla mente il primissimo Paul Baloff, "Menacing Thunder"o la title-track sono canzoni esamplari del thrash più violento ottantiano, sanguinolento e orrorifico. Con sfuriate ultra-fast quasi slayeriane, o con mid-tempos più controllati, ma non meno violenti, i Blood Feast mostrano un'abilità nel songwriting che oggi il 90% dei gruppi del genere si scordano, e una sincerità più unica che rara. Un altro punto in favore è dato dalla buona capacità dei cinque del maneggiare il proprio strumento, ad eccezione ovviamente della sguaiata voce al vetriolo di Markovitch: Kevin Kuzma dietro le pelli ingrana la quinta e si lancia in sfuriate che esaltano la sua precisione, al contrario di molti thrash drummer casinari dell'epoca, ma anche Mike Basden alla chitarra riesce a dire la sua confezionando solismi non certo impossibili, ma perlomeno non basati sui soliti cromatismi più o meno voluti di Slayer e soci.
Con le sue 10.000 copie vendute al tempo, "Kill for Pleasure" stupì tutti e lasciò di stucco la stessa New Renaissance, che finalmente si rese conto del potenziale della band e la rispedì in studio per registrare a proprie spese "Face Fate", un mini di quattro canzoni, uscito in picture disc nel dicembre 1987. La carriera della band continuò fino al 1990, anno della release di "Chopping Block Blues" e dello split, per motivi mai chiariti. Vi avviso che "Kill for Pleasure" uscì originariamente solo in Lp e in Mc (quest'ultima con una bonus-track non presente sul vinile) e venne ristampato solo un paio di anni più tardi in cd (NRCD16). E' comunque del 1999 l'ultima ristampa ad opera della New Renaissance (NRCD-111), quindi non dovreste fare molta fatica a reperirlo in cd; ovviamente vi consiglio di portare pazienza e cercarlo rigorosamente in Lp (ma non le versioni vinile blu e vinile chiaro che sono parecchio rare); in ogni caso, fatelo vostro e, come scriveva allora Dan Post sulla fanzine "Not For Poser": "Get the family out of house and crank up the volume! This is a headbanger's delight!"
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa
Kill For Pleasure

ottimo thrash

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