I pi:ks (la sintassi corretta sarebbe [!pi:ks] ma ci perdonerete se, per comodità d'archiviazione alfabetica, utilizzeremo questa semplificazione) condensano l'ormai abbastanza considerevole bagaglio d'esperienze musicali, fatto di parecchie esibizioni live (concorsi vari, apparizioni importanti, anche al fianco di nomi piuttosto noti del panorama rock italico) e di altri tre demos (in grado di garantire al gruppo una discreta visibilità ed apprezzamenti), in questo quarto dischetto contenente tre tracce dall'eccellente resa sonora.
Il "terreno" comunicativo scelto per agire è quello del rock alternativo cantato in italiano, ma per fortuna il quartetto di musicisti meneghini evita di allinearsi in maniera eccessivamente appariscente ai soliti nomi che "ce l'hanno fatta", conservando, questo si, le linee generali del rock tricolore più intimista, graffiato da un'importante "vena cantautorale" ed una certa propensione all'humus atmosferico che ha reso grande una band come gli Afterhours, ma anche riuscendo nell'impresa di non dover affrontare ingenerosi e scomodi paragoni.
Tre brani molto belli, dotati di liriche all'altezza delle qualità musicali, che si esprimono con una rilevante tensione passionale (non a caso i nostri definiscono il proprio stile come "rock emotivo") ed equilibrio strumentale, in cui vengono esaltati il gusto melodico e la preparazione dell'ottima voce di Alessandro Barzaghi, le chitarre vibranti di Michele Albè e i movimenti precisi delle soluzioni ritmiche offerte da Alex Niola al basso e da Riccardo Milani alla batteria, con quest'ultimo che ha anche il merito (in condivisione con Michele) di occuparsi dei calibrati arrangiamenti.
Meccanismi sonori che alternano momenti delicati a passaggi più esuberanti e che si distinguono per idee ed interpretazione, possedendo, senza strafare, una discreta orecchiabilità.
L'apice esplicativo degli aspetti appena descritti viene raggiunto, dopo la comunque pregevole "Spiegami", nell'affascinante seconda traccia, "Forse" (gli accenni alla formazione capitanata da Manuel Agnelli si fanno leggermente più udibili) e nella suggestiva "Telepathia", con il suo andamento ricco di pathos avvolgente e ottime prospettive commerciali.
Non resta che chiedersi come mai gruppi di questo tipo siano ancora senza un contratto discografico e, viceversa, si sia continuamente ammorbati da "scoperte" spacciate per rivelazioni della scena nostrana (certe compagini "senza zucchero", per esempio).
Personalmente valuto i pi:ks, soprattutto se avranno la capacità di estendere ad una durata superiore ciò che traspare dai quattordici minuti di questo "[?]", dal punto di vista artistico, praticamente pronti per potersi proporre a produzioni "maggiori".
Contatti: E-mail:
rock@piks.it - Web Site: www.piks.it Info: Michele 328/1753409
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