La precedente recensione di 'Demo 2003' di Zap finiva esattamente così: [...] unico grande rammarico, come detto, la produzione, troppo sintetica, filtrata e piccola... un pochino troppo casereccia. Penso che investire un tantinello di più nella produzione, visto la qualità del materiale, non sia una cattiva idea. A parte questo appunto, la qualità delle composizioni è veramente notevole!
Bene, partendo ancora una volta da questo presupposto, non posso fare a meno di definire Zap come un progetto geniale ed eclettico, in grado di interpretare l'Industrial Goth nella maniera migliore, senza nulla invidiare al Mortiis attuale (tanto per citare un nome di ultima generazione Indutrial Goth) o ai moderni Death SS. Dalle covers di Robert Hazard ('Girls Just Wanna Have Some Fun', resa famosa da Cyndi Lauper) o di 'White Queen' dei Queen, alle derivazioni più poppeggianti di 'Plastic Whore Customer (2004)' e di 'City Of Flowers (Or Troian Horse)', questo dischetto mette in luce, ancora una volta, tutta la verve compositiva e istrionica del musicista Zap. L'idea riposta sul banco degli accusati è ottima, ma gli strumenti per supportarla, un pochino meno. Ancora una volta, purtroppo, peccato per la produzione.
Contatti: Web Site: www.zap-on-line.com
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