Ah, però… se questo è l’underground power metal nostrano, cari amici, c’è ben da sorridere. I nostri Dream Steel arrivano con questo demo autoprodotto al terzo lavoro della loro storia, dopo gli ennesimi, fisiologici cambi di line-up, e gli inevitabili, conseguenti aggiustamenti di tiro in fase di scrittura, esecuzione, gusto musicale. Cosa ci si trova oggi tra le mani? “The flight of a butterfly” è un lavoro corposo, denso di suoni, gran bei suoni (complimenti vivissimi per la produzione, assolutamente superlativa), e di musicisti capaci ed ispirati, che sanno cogliere nel sottile equilibrio tra i loro strumenti la vincente alchimia su cui basare il proprio credo artistico. Quattro brani più un’intro, dove il power maestoso di Hammerfall, Stratovarius, Blind Guardian ben si sposa con ritmiche decisamente più serrate, complici i riff spaccaossa (chi ha detto Michael Romeo?) di Daniele e la paurosa prova dietro le pelli di Matteo, da applausi. Non un pezzo sugli altri, vista l’altissima media qualitativa dei brani; se proprio dovessi, appunterei la stella a “Neverstar”, lungo brano conclusivo del cd, la perfetta summa di un genere, il power/prog, ormai forse più forte e seguito dei suoi genitori. Un’ulteriore nota alla voce di Alessandro: bella, versatile, ma a volte altissima in maniera “gratuita” (si, per il sottoscritto non è l’acuto che fa un bravo cantante) ed alle stupende tastiere di Marco, capaci di suoni e soluzioni davvero sopra le righe. Un demo da applausi.
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anto83@inwind.it
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