Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2009
Durata:47 min.
Etichetta:Scarlet Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SWAN LAKE
  2. ON THE HILL OF DREAMS
  3. PHANTOM QUEEN
  4. AN END SO COLD
  5. FAUSTUS
  6. DON’T LOOK BACK
  7. WHEN THE SUN IS GONE
  8. FOR HER
  9. THE ENCHANTED FOREST
  10. THE SPHINX
  11. FALLEN LEAVES WALTZ

Line up

  • Alfred Romero: vocals
  • Enrik Garcia: guitars
  • Daniel Fernandez: bass
  • Roberto Cappa: drums

Voto medio utenti

Talvolta, e frettolosamente, indicati come l'ennesima Symphonic Power Metal Band, oppure più magnanimamente come l'ex gruppo di Elisa C. Martín, i Dark Moor sono arrivati al ragguardevole traguardo del settimo album, tra i quali gli episodi non all'altezza sono davvero ridotti al lumicino. "Autumnal" è l'ultimo nato in casa Dark Moor, e si colloca senza dubbio nella schiera dei momenti migliori della formazione spagnola, questo grazie a canzoni ottimamente costruite e altrettanto ben interpretate. Fiore all'occhiello di Enrik Garcia e soci sono gli arrangiamenti e le orchestrazioni, che sfavillano nell'opener "Swan Lake", reinterpretazione in chiave metal della famosissima opera di Ciajkowskj, con largo sfoggio di passaggi orchestrali e l'ospite femminile Itea Benedicto (cantante dei Niobeth), a duettare con Alfred Romero.
Ritroviamo ancora Itea Benedicto sulla successiva, una canzone dalle facili melodie che ricorda, e non poco, i Nightwish, anche se, a parer mio, nel complesso i Dark Moor mostrano maggiori punti di contatto con i Kamelot ed i Rhapsody.
Aperta su atmosfere celtiche "Phantom Queen" mostra poi un piglio energico e galoppante, una tensione mantenuta alta da "Faustus" (dalla marcata enfasi corale) e dalle più veloci "Don’t Look Back" e "When the Sun Is Gone" (caratterizzata da alcune melodie orientaleggianti). Tra i momenti migliori si segnalano sicuramente quelli epici e bombastici (ma mai pacchiani) di "For Her" e di "The Sphinx", dopo i quali l'album si chiude sulle note di "Fallen Leaves Waltz", uno strumentale un po' scontato, a completo appannaggio dell'orchestra.
I Dark Moor stanno continuando a crescere, grazie anche al loro progressivo ed insistito avvicinamento alla musica classica.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 apr 2009 alle 11:54

SPETTACOLARE. Nient'altro da dire, atmosfere uniche, copertina favolosa, una prestazione unica da parte di tutti i musicisti..sicuramente il miglior album dei Dark Moor..

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