Esce per la sempre attenta Nocturnal Music questo progetto che prende il nome di CIAFF e che coinvolge Enrico Giannone, già con Undertakers e mastermind di Kick Promotion Agency. Diciamo subito che il platter si snoda attraverso 9 songs di buona fattura, pregne fino al midollo di rabbia repressa, ma con la costante del controllo dei propri mezzi…cosa vuol dire? Vuol semplicemente dire che la rabbia viene incanalata perfettamente nelle songs, evitando il classico bullirone – baccano, che, normalmente mette a in secondo piano il songwriting. In questo caso, invece, il songwriting mi sembra sufficientemente buono, il che sfocia in tracks che non risultano mai monotone, di chiara matrice ‘Frisco Core, ma con riferimenti ai Sepultura di ‘Roots’, ai Brujeria ed ai Neurosis. Ottima la voce di Rico BigG/One, che riesce a coniugare il suo classico trademark di voce growl, con innesti alla Mike Muir dei mai dimenticati Suicidal Tendencies che furono, così come mi sembra senz’altro buona la prova di Butch su tutte le corde e di DanielSan dietro le pelli, come senz’altro valida risulta l’idea di utilizzare di quando in quando la voce femminile, che dona quel tocco in più all’album. Però vi sono anche delle pecche: la prima, secondo il sottoscritto, è la cover dei Blur di ‘Song #2’…una cover non molto riuscita, che lascia un pochino a desiderare e che sembra piazzata lì senza molto senso; la seconda l’intermezzo di rutti presente sull’ultima track; terzo, la non eccelsa produzione. In sostanza, un buon album che con qualche piccola accortezza in più, poteva essere decisamente superiore. Ah, a proposito, come avrete capito dai titoli delle songs, i CIAFF sono impegnati con lyrics che richiamano il fronte politico…il che potrebbe risultare un pochino fastidioso ad alcuni…comunque, la domanda che vorrei porvi è la seguente…CIAFF: Criminali o Sovversivi?
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