Meglio mettere subito le cose in chiaro: fra tutti i come back avvenuti fino ad ora da parte di glorie del passato, senza dubbio questo è a mio parere fra i peggiori verificatisi.
Troppo facile e senza il minimo buon senso da parte di Clarkin e Catley è stato riesumare uno dei nomi più gloriosi in ambito pomp-rock per spingere un album che, già dopo i primi ascolti, con l'eccezione di qualche momento, non riesce a rivelare che poca ispirazione. Già, non facciamoci ingannare dall'iniziale "Cry" o da "Everyday", perchè, proseguendo con l'ascolto, non si può non costatare che la poca riuscita delle restanti composizioni.
"Breath Of Life" è francamente un lavoro che a tutti gli effetti avrebbe dovuto costituire il terzo capitolo discografico dei mediocri Hard Rain, band, come sappiamo, messa su dagli stessi Clarkin e Catley all'indomani dello scioglimento dei Magnum.
E' proprio a questi che bisogna far riferimento sia stilistico che qualitativo per inquadrare il valore musicale espresso in queste dodici tracce; senza contare la presenza della drum machine che, appunto, contribuisce a richiamarne inesorabilmente il sound.
Perchè tirare in ballo i Magnum per un lavoro del genere?
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