Solitamente, sono piuttosto scettica nei confronti dei cd tributo in genere. Infatti, si tratta quasi sempre di una iniziativa commerciale che propone gruppi poco fortunati; e va a finire che i brani originali sono deformati oltremisura o, al contrario, riproposti in forma identica senza nessuna sfumatura in più, o in meno, quindi senza personalità e gusto (in questo caso, che senso ha eseguire una cover version?). A volte non esistono mezze misure. Stavolta, però, devo ricredermi. Questa noiosa introduzione non ha niente a che vedere con il contenuto dell’album in questione. Questo cd tributo contiene 14 cover versions di una storica band: i SISTERS OF MERCY, formazione dalle sonorità languide e afflitte (come insegna la tradizione dark) familiare a tutti gli estimatori del genere.
In molti casi, le versioni qui proposte si distaccano da quelle originali per essere “stravolte” e reinterpretate in una forma morbida, calibrata e per nulla banale. Ben riuscita la doppia esposizione di “Alice”, memorabile brano. I The Shroud l’hanno proposta in formato unplugged, accompagnata da violini e da un’insolita voce femminile, mentre i The Prophetess sono stati più fedeli all’originale. Inoltre, interessante il rifacimento di “Bury Me Deep” eseguita da un’ugola fanciullesca e fatale. Ottime anche “Logic” e “Walk Away”, in ottimo accordo con lo stile tipicamente anni 80. In finale, credo proprio che Wayne Hussey e compagni apprezzeranno questi canti di lode.
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