Arrivano dalla Germania i Subway to Sally con "Herzblut", disco che contiene undici pezzi di gothic/dark/heavy folk. Eh si! La musica dei sette "menestrelli" è difficile da catalogare in due parole! Si può dire che il genere da loro proposto si accosta molto all'approccio utilizzato dai connazionali In Extremo...quindi una sorta di gothic spedito, costruito da chitarre potentissime, effetti e campionature varie. Il tutto accompagnato da strumenti medievali quali le cornamuse, i flauti e i violini, ecc. Mi ricordo di aver visto nei negozi tedeschi "Herzblut" (così come l'ultimo disco degli In Extremo, recensito in queste pagine) già ai tempi dello scorso Wacken Open Air (quindi attorno all'agosto del 2001). Stranamente, al tempo uscì solo in Germania, mentre nel resto d'Europa il disco esce il 6 maggio 2002....neanche il batterista intervistato di recente da Metal.it è riuscito a dare una spiegazione plausibile..."cose che decidono le case discografiche...". Sta di fatto che in Germania i Subway to Sally sono letteralmente venerati, vuoi per il cantato rigorosamente in lingua madre, vuoi per un approccio musicale molto commerciale e di stampo prettamente tedesco. Questo album comunque può essere ben apprezzato anche al di fuori della loro terra, in quanto risulta piacevole e assolutamente trascinante al suo ascolto. In generale lo stile proposto rimane lo stesso per tutti i pezzi, ovvero tempistiche spedite e goticheggianti con lo splendido apporto di violini, cornamuse, liuti e arpe. Bellissima la opener "Die Schlacht", veloce e quasi ballabile la quinta traccia "Kleid Aus Rosen" come la strana ma fantastica "Krotenliebe", ritmata e dolce la ballata medievale "Herrin Des Feueres", delicata e solenne scorre "Wen Hengel Hassen" così come "So Rot". Una delle canzoni più coinvolgenti e forse meglio riuscite del disco si attesta la stupenda "Veitstanz", soprattutto nel suo finale con la cornamusa e la batteria accelerata, mentre molto interessante risulta "Accingite Vos", canzone cantata per metà in latino e supportata da cori eccezionali. Spesso nelle canzoni di "Herzblut" appaiono questi cori simil-gregoriani che danno un maggior tocco di solennità e un maggior senso di "riempimento" ai ritornelli. In definitiva siamo di fronte a un disco molto particolare, ma di sicuro eccezionale nel suo genere. Lo consiglio a tutti quelli che sentono il bisogno di un ascolto facile ma allo stesso tempo fortemente influenzato dalla musica etnico/folkloristica e quindi profondo, serio ed affascinante. Unico appunto negativo: il disco ogni tanto soffre di qualche calo di tensione, probabilmente a causa dell'abbondante utilizzo di melodie vocali strane e particolari e per la massiccia presenza (quasi fastidiosa) dell'aspra voce del cantante e della lingua tedesca!
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