Definiti dai magazine in terra madre come "la risposta tedesca ai Manowar", i Majesty si apprestano con questo "Sword & Sorcery", priorità assoluta della Massacre Records, ad entrare fra le grandi rivelazioni degli ultimi anni. Che le carte in regola per sfondare ci siano, non ci sono dubbi: poca originalità, tante parole d'ordine usate ed abusate, il giro MI-DO-RE e qualche titolo quale "Epic War"; Insomma, quello che la gente vuole. Si potrebbe dire, dunque che i Majesty siano "la risposta tedesca ai peggiori Manowar", ossia quelli dei motti spocchiosi di "Louder than Hell", ma che comunque restano lo stesso due spanne sopra a questo "Sword & Sorcery". Sì, perchè se il lavoro delle chitarre e della base ritmica risulta indubbiamente più raffinato e meno sempliciotto di quello del sopracitato album dei Manowar, la voce di Tarek Maghary rovina tutto con una timbrica inadatta, poco convincente e poco grintosa, per nulla paragonabile a quella del superlativo Eric Adams. Ci sono dei buoni episodi, sempre musicalmente parlando, come "Fields of War" che vanta un ottimo refrain, ma il tutto puzza di già sentito migliaia di volte. Certo, è vero che in un genere che vanta più di un ventennio di storia è pressochè impossibile non ricadere in soluzioni già usate, ma ciò non può impedire di avere una propria personalità, cosa che assolutamente i Majesty non hanno. Nemmeno come macchietta delle più pure heavy metal band di sempre i Majesty riescono a impressionare particolarmente dato che, nonostante una produzione di alto valore che conferisce grande impatto al lavoro, non sembrano mai in grado di sfoderare gli artigli. Due brani come "Heavy Metal" o "Metal to the Metalheads" hanno tutte le carte per divenire degli anthem coinvolgenti e rocciosi, eppure non colpiscono nel segno e risultano poco grintose, quasi incolori. Insomma, se il "true metal" è, come dovrebbe essere, quell'heavy metal sentito, vivo, non costruito a tavolino e non creato ad hoc per fare breccia nel pubblico più giovane, beh, allora si può tranquillamente dire che con esso i Majesty non hanno nulla a che fare. "Sword & Sorcery" è un lavoro che è già stato ampiamento sopravvalutato dalla critica e che farà sicuramente impazzire chi si è da poco avvicinato al genere e che crede davvero in certi motti e parole d'ordine. I vecchiacci che come me invece vivono di e per l'heavy metal da anni ormai, non potranno che trovare invece questo lavoro offensivo nei confronti del vero spirito del "true metal". Già, dimenticavo: come guest musicians troviamo il caro, vecchio Ross the Boss, mentre il disegnatore della copertina è Ken Kelly; sarà un caso?
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