Autori in precedenza del mini "Burning Down" uscito circa due anni, i Wisdom hanno pubblicano, sempre per la Nocturnal Music, il loro primo album. Non ho avuto l'occasione di sentire il loro precedente lavoro, e quindi non posso valutare quanto sia cresciuto nel frattempo il gruppo napoletano, ma l'ascolto di "The Last Horizon" mostra una band dotata di una discreta personalità, che cerca di tenere le distanze dai cliché più in voga ultimamente. Nessuna concessione infatti, al Power Metal che ormai contraddistingue molte delle uscite dei gruppi nostrani, largo spazio invece alle melodie ed a suoni che spaziano da altri generi del metal: dall'A.O.R. al Prog, dall'Hard Rock al Metal più classico. Capita infatti di pensare durante l'ascolto, per esempio, a Rainbow, Royal Hunt e (parecchio) agli Europe. Si apre con il metal abbastanza classico di "The Last Horizon" e si procede con "Burning Down", che immagino fosse la titletrack (e quindi già inclusa) sul mini CD, ed in questo caso si tratta di un brano catchy ed abbastanza lineare che mi ricorda qualcosa dei Warlock/Doro più melodici. Peccato che il buon gusto per le melodie non venga sfruttato appieno nelle ballad, "Until The End Of Time" e "Rhymes To The Moon" troppo di maniera e che non riescono a catalizzare l'attenzione su di loro, scorrendo via abbastanza insipide, nonostante la buona prova del cantante Nino Vergognini. Di tutt'altra pasta la veloce "Time to Change", dove il gruppo mette in mostra tecnica e songwriting, realizzando un brano che collocherei tra Stratovarius ed Elegy. Le atmosfere progressive poi sembrano prendere il sopravvento sulla conclusiva suite "The Voices of Wisdom", dove i Wisdom concentrano i loro sforzi su 13 abbondanti di minuti di musica suddivisi in 6 parti. Alla fine sono rimasto sorpreso da questo album, grazie alla buona resa sonora (ma l'artwork è troppo scarno!) e sopratutto realizzato da un gruppo con ottime idee e già in grado di trasportarle in musica. Non indispensabile ma da non sottovalutare.