Acheron - Tribute To The Devil's Music

Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:38 min.
Etichetta:Black Lotus
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BLACK SABBATH
  2. EVIL DEAD
  3. DAWN OF MEGGIDO
  4. WRATHCHILD
  5. FLAG OF HATE
  6. (DON'T NEED) RELIGION
  7. ROOM OF GOLDEN AIR
  8. WAR MACHINE
  9. RAISE THE DEAD
  10. DEVIL'S CHILD
  11. COUNTESS BATHORY
  12. AVE SATANAS

Line up

Non disponibile

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Gli Acheron giudicano questo disco un "tributo alla musica del Diavolo": a meno che gli Iron Maiden di "Wrathchild" non siano in realtà un gruppo di seguaci di Aleister Crowley e che Lemmy non si sia confuso abbracciando una croce rovesciata al posto della sua abituale motocicletta, ci permettiamo di dissentire. Considerando che anche gruppi come i Bathory, o i Venom oppure gli stessi Celtic Frost (dopo la prima incarnazione Hellhammer) hanno in tempi più o meno recenti dichiarato di aver tagliato in modo netto e completo con le primigenie tendenze sataniche, la scelta di questa tematica mi è sembrata perlomeno un pò troppo superficiale. In ogni caso, da questa raccolta è possibile trarre qualche spunto di interessante riflessione. 1) L'utilità. I pezzi li conosciamo tutti, e dubito che una versione rimasterizzata di "Ave Satanas" (il pezzo più apprezzato degli Acheron, che è tutto dire) possa rendere più appetibile la compilation. 2) La sincerità. Su questo punto di vista nulla da eccepire, visto che i pezzi sono stati suonati anche aggiungendo qua e là qualche tastiera e lasciando il compito di impreziosire la prestazione dietro le pelli a gentaglia come Tony Laureano o Richard Christy (!). 3) La qualità. Niente da dire, il gruppo suona bene, la prestazione dei singoli componenti è praticamente pari agli originali (tranne l'inimitabile voce di Tom G. Warrior), ma intorno al quarto o quinto pezzo le soluzioni vocali non troppo varie iniziano a stufare e l'effetto sorpresa sfuma, con tutte le implicazioni del caso che tristemente conosciamo. Se volete qualche versione (death metal) divertente dei classici di Motorhead, Kreator, Kiss, Death (con il ricordo del caro Chuck nel booklet) da mettere magari a volume improponibile dall'autoradio avete trovato l'acquisto che fa per voi. Ma in ogni altro caso è meglio che risparmiate i soldi in altri modi, d'altronde come dice anche la vostra mamma non crescono mica sugli alberi!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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