Mi aspettavo, francamente, qualcosa in più da questo DVD del Wacken Open Air. Le riprese sono di due anni fa, vale a dire della ottima edizione 2001, che vide headliners Motorhead e Saxon, un'affluenza impressionante ed un'organizzazione perfetta, senza contare le oltre ottanta bands presenti (al contrario delle risicate 50 della penosa edizione 2003, che ha vantato anche un impianto ridicolo). La scelta dei gruppi da includere in questo DVD era prevedibile, ed ecco così solo i soliti nomi grossi, dagli headliners agli Hammerfall, passando per Grave Digger, Rose Tattoo, Sodom e gli evitabili Dimmu Borgir. Ignorati, dunque, molti dei gruppi più interessanti di quell'edizione, quali Exciter, Overkill, Exumer, Culprit, Tankard e via dicendo. La qualità audio non è niente di eclatante, eccezione fatta per quella dei Saxon, dato che le riprese sono le stesse del DVD ufficiale "The Saxon Chronicles", così come anche quella video, specialmente per i concerti in notturna (Hammerfall e Sodom su tutti), che vantano davvero una qualità mediocre. Per quanto riguarda le prestazioni degli artisti, abbiamo le solite conferme: impeccabili i Rage, nonostante suoni non all'altezza, arruffoni ma sempre grandi i Sodom, bene i soliti Motorhead e i Rose Tattoo, stellari i Saxon, banali ma divertenti gli Hammerfall, più che buoni i Vicious Rumors (che su disco deludono da anni, ma dal vivo ancora hanno da insegnare molto a tutti), quadrati i Grave Digger con Manni Schmidt, evitabili i Dimmu Borgir e la loro fastidiosa batteria triggerata a dismisura. Capitolo a parte lo merita il duetto tra due grandi del metal tedesco, vale a dire Sabina Classen e Doro Pesch, che interpretano assieme "Too Drunk to Fuck". Personalmente avrei preferito l'inclusione di un pezzo solo per gruppo, e conseguente spazio anche a bands minori che in quell'edizione del festival avevano fatto faville (chi ha detto Culprit?). L'unico vero motivo per acquistare un DVD che resta comunque esoso, è rappresentato dagli undici minuti di "Wacken Impressions", una panoramica generale sul festival che riesce a rendere l'idea di come sia, extra-musicalmente parlando, il Wacken Open Air, con le sue pazzie, i suoi personaggi bislacchi, e la sua atmosfera unica. Per uno che non manca all'appuntamento del WOA da anni e anni, e che ogni settembre non vede l'ora di tornare in quel piccolo e sperduto paese del Nord Germania, questo "Metal Overdrive" rappresenta nulla più di un antipasto per rivivere certe emozioni, nell'attesa che arrivi il prossimo agosto e l'ennesimo viaggio di 1400 km. Poteva però essere molto, ma molto meglio. Peccato.
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