Che sia arrivato veramente il momento di salutare per sempre gli Edge Of Sanity? Beh, se così fosse (come effettivamente sembra, stando alle dichiarazioni di Dan) ai posteri rimarrebbe un grandissimo, magnifico, esaltante ultimo album. Ma andiamo con ordine: ‘Crimson II’ si sviluppa su nove movimenti o capitoli, l'uno intrecciato al precedente (quindi avete già capito che di concept si tratta), ognuno dei quali è suddiviso in ulteriori mini songs (se vogliamo rimanere in termini letterari, possiamo definirli una sorta di paragrafi). La cosa a pensarci bene non è affatto male... volete fare un'immersione totale nella storia come successe per il primo ‘Crimson’? E' fattibile, ma lo è anche andare a pescare quelle schegge sonore che più vi aggradano, senza per questo cercarle come dei matti pigiando continuamente sul pulsante FF dello stereo... ottima idea, non trovate? Il sound di questo dischetto è l'esatto, perfetto, riassunto di come il Prog ed il Pomp (oramai entrato definitivamente nel genoma di Mr. Swanö) si possano sposare ed amalgamare con il Death Metal, rinnovandolo e portandolo a livelli eccelsi, mai toccati prima... se poi ci mettiamo dentro la componente riferita alla voce "classe, personalità, gusto musicale e sapienza stilistica del songwriting" unitamente al nome Dan Swanö, capirete anche voi che il gioco è fatto. Tornando al mero discorso musicale, 'Crimson II' parte e conclude il masterpiece 'Crimson' con la stessa verve e con lo stesso impatto, anche se su questa sequela si può notare un uso più maniacale e complesso delle keyboards, una ricercatezza melodica maggiore, un'aggressione frontale molto più accentuata, ed una più evidente, ispiratissima vena epica, che dona una imponente magniloquenza a tutto il mood del platter. Dan suona tutto in maniera egregia, puntuale ed impeccabile, dimostrando ancora una volta il suo genio musicale fuori dal comune, dando il massimo comunque sulle vocals (il 90% è growl, mentre poco spazio viene concesso alle clean), così maledettamente raw, granitiche ed infette, forse come non mai. E' giusto segnalare anche che in questo bellissimo album vi sono importanti apparizioni, ovvero Simon Johannson (Memory Garden) e Mike Wead (Candlemass, King Diamond, Hexenhaus) alle chitarre soliste, Jonas Granvik (Without Grief) e Roger Johansson (Paganizer) agli innesti vocali, che arricchiscono con screaming vocals la già spettacolare trama sonora di CII. Un album magnetico, da avere, da gustarsi fino alla follia, fino al consumo della lente ottica del vostro lettore... cerebrale, ricercato, ricco di continui spunti che lasciano mai scemare l'attenzione, vuoi ora pomposamente calibrato, ora animalescamente aggressivo... assolutamente un must tra le cosiddette Metal Opere. In poche parole, e con questo concludo per non tediarvi oltre e per lasciarvi anche il piacere della sorpresa che questo capolavoro intrinsecamente contiene e rinnova ad ogni ascolto, album al 1000% Dan Swanö.
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