I finlandesi Obscurant suonano un death/doom abbastanza ordinario con pezzi nei quali il death metal fa capolino solo per lo stile vocale del singer Luukkainen che si districa tra growls, screams e clean vocals. Per il resto, la proposta dei finnici è infarcita di decadente melodia e atmosfere doomy, quando non propriamente goth, che s’innestano su una lunga sequela di mid-tempos lenti e cadenzati dove la maggior parte è fatta dalle atmosfere a discapito di un qualsivoglia impatto. Il disco di per se potrebbe anche piacere agli amanti del genere ma a mio parere questo platter non è né carne e né pesce, con pezzi che non si distaccano quasi mai dall'ordinarietà e ovvietà della proposta, tutto troppo uguale a se stesso per la bellezza di dieci tracce e quarantuno minuti. Personalmente preferisco ascoltarmi qualcosa di più sostanzioso e robusto, più definito, alla Shape Of Despair per intenderci. Almeno però gli Obscurant hanno il buon gusto di non tirare troppo per le lunghe le loro canzoni e questo sicuramente depone a loro favore. V’immaginate se avessero voluto donare ai loro pezzi una profondità più doomy? Sarebbe stato un polpettone palloso come pochi. In definitiva non mi sento di consigliare quasi a nessuno questo disco, un disco che di buono ha solo qualche atmosfera, frutto dei synths, e la voce del singer.
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