Il cd in questione esce per una casa di produzione cilena e le informazioni a riguardo sono ben poche (la mia copia promozionale è pure sprovvista dell'artwork originale), suppongo quindi che Galli abbia suonato e cantato il tutto da solo, comincio subito col dire che "Timedrops" risente molto di un cantato non proprio eccelso, mentre dal lato strumentale si va dal prog più classico al new-prog (IQ; Marillion, Pendragon) al prog metal alla Rush e Dream Theater, lo stile chitarristico è un mix riuscito di Mike Holmes (IQ), John Petrucci, Gilmour, Vinnie Moore (la parte iniziale di "Answer me" ed un passaggio di "Teardrops" si ispirano molto al suo "Time odissey"), le tastiere non sono mai troppo pompose, c'è anche qualche accenno al reggae bianco alla Police.
Come avrete letto finora, le idee non mancano, ma il risultato lascia molto a desiderare: i brani sono quasi tutti al di sopra dei 6 minuti, pieni zeppi di cambi di tempo (molti dei quali troppo "gratuiti" e forzati), va riconosciuto a Galli che la sua formula new-prog mista a prog-metal è in gran parte riuscita, la tecnica strumentale è ottima, purtroppo è il cantato che rovina tutto, al punto che il brano più riuscito è interamente strumentale ("Keys of imagination" cover di Yanni, dove si fondono sapientemente rock e ritmi orientaleggianti). Ovviamente non manca la suite (12 minuti), e anche qui le note dolenti sono solo nel cantato, perchè strumentalmente si tira in ballo tutto il meglio che il genere prog (metal e non) abbia offerto in questi ultimi tempi. Con un cantato all'altezza delle parti strumentali, sarebbe diventato un piccolo gioiello prog, magari in futuro oggetto da collezione, il mio giudizio finale quindi non può che limitarsi alla sola parte strumentale.