Il personaggio Fearbringer mi era completamente sconosciuto prima dell'arrivo di "Le Notti Del Peccato"... all'improvviso mi ritrovo con un tuttofare della scena black metal, alle prese con diversi progetti (dall'old style, allo swedish, fino ad arrivare a suoni più moderni) tutti di pregevole fattura. Se il suo biglietto da visita per me è quindi l'album che sto ascoltando in questo momento, non ci poteva essere migliore approccio. La prima impressione è che Fearbringer suona proprio come Fearbringer... mi spiego meglio: per essere un progetto ancora radicato nell'underground suona già con una personalità piuttosto decisa! Certo, alcuni rimandi possono riportare alle ritmiche circolari dei Mayhem del "De Mysteriis...", mentre i momenti più aggressivi mostrano un attitudine thrash alla Bathory di "Blood Fire Death", ma in generale la proposta suona piuttosto fresca e sincera, cosa che non può non fare piacere. Fearbringer deve credere assolutamente in quello che compone visto che sembra trarre energia dal concept spiccatamente anti-clericale, trasformandola in una rabbia e una determinazione davvero rare. Pensare che tutti gli strumenti sono suonati dalla stessa persona fa decisamente venire invidia visto l'ottimo tasso tecnico mostrato in tutti i frangenti, ma soprattutto per quanto riguarda le curate partiture di chitarra. Anche la prestazione vocale è di tutto rispetto, anzi, mi voglio spingere fino a dire che lo screaming di Fearbringer è uno dei migliori che abbia mai sentito nella scena italiana. Gli inserimenti di voce pulita danno un tocco di epicità in stile Isengard (pur considerando che l'effetto cercato dai due vocalist è completamente diverso), ma dovrebbero essere leggermente più lavorati dalla forma un pò grezza che possiamo ascoltare su "Le Notti Del Peccato". Mi ha fatto piacere sentire perfettamente inseriti nel contesto alcuni pezzi doomeggianti conditi da lancinanti assoli che mi hanno ricordato il primo periodo dei Katatonia... davvero un ottimo lavoro, quindi, che paga come unica pecca quella di essere troppo troppo corto. Il movimento black metal italiano è vivo!
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