Follia!! Questa è stata la prima parola che mi è venuta in mente ascoltando il secondo lavoro di questa band semi-sconosciuta chiamata ‘The Wicked’. E’ assolutamente incredibile quello che è contenuto all’interno di questo cd e descriverlo non è affatto facile. Quello proposto da questi ragazzi non è catalogabile semplicemente come black metal. Le 13 tracce che compongono quest’album (9 in verità, perché le ultime 4 sono vuote) sono quanto di più bizzarro mi sia capitato di ascoltare in questi ultimi tempi. Ci troviamo di fronte ad una miscela di suoni e stili musicali davvero variegata e ogni brano sembra essere la colonna sonora di un film dell’orrore. Da segnalare che dietro a questo progetto si nascondono nomi illustri di Impaled Nazarene e Sinergy, il che contribuisce a rendere ancora più appetibile questo cd di indiscutibile valore. Le porte degli inferi si aprono con un insano intro di pianoforte che poi esplode in melodie che definirei circensi, accompagnate da un cantato puramente black metal. La forza sta soprattutto nell’imprevedibilità e nell’originalità a cui contribuisce l’inserimento di una buona dose di elettronica, oltre ai soliti archi e cori tipici del genere. Alcune parti mi ricordano prepotentemente lo stile geniale di Goran Bregovic e molte atmosfere rimandano ad alcuni classici del grande Tim Burton dove ogni cosa, seppur oscura o “goticheggiante”, assume una spiccata componente grottesca. I 74 minuti che compongono “Sonic Scriptures…” trascorrono velocemente, perché in ogni canzone accade qualcosa di inaspettato che rende davvero interessante questo prodotto. Pur presentando un chiaro stampo black metal, dovuto alla batteria a tratti velocissima, alle pesanti distorsioni di chitarra e ad un cantato in “scream”, non è certo un lp per i puristi del genere, che potrebbero storcere il naso davanti a tanta innovazione. “Riddles without answers…”, “to kill a friend” e “Lex predatorius…” risultano comunque essere gli episodi migliori di questo full, dove i nostri si avvicinano al sound dei “Devil Doll”. In conclusione, un lavoro ben fatto e originale che sconfina in svariati generi musicali; che sia questa la nuova frontiera del metal estremo?
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