Oggetto: Industrial. Nell'era della contaminazione musicale, del rimpasto sonico e culturale attuale, ci sono ancora dischetti che hanno la pretesa, supportati dalla forza e dalla volontà, di suonare in maniera oramai spesso dimenticata. Eccoci a parlare così di :Bahntier//, al secondo album dopo l'ottima accoglienza del primo 'Randome'. Le 11 tracce racchiuse in questo platter riescono in pieno nel loro intento di trasposizione delle malattie mentali e delle paure che si annidano nella psiche (si, avete inteso bene, 'Revulsive' è una sorta di concept) su supporto sonoro, creando un qualcosa di inquietante, deliberatamente paranoico e di estrema cattiveria. Atmosfere che trasudano sporcizia ed insanità, incorniciate da pressioni oscure, create da voci distorte e da potentissimi beat sonori. In 'Revulsive' non esiste pietà, non esiste melodia, non esiste un pizzico di dolcezza o di libero vagheggio onirico... solo pura aggressione Industrial, a volte Punk nello spirito, ma più spesso acida, minimale e rumoristica. Ed oppressiva. Già, proprio come si concepiva questo genere musicale negli anni '80, quanto le prime generazioni di Techo Droidi iniziavano a svilupparsi al suono prima di Skinny Puppy e poi, più tardi di Velvet Acid Christ. :Bahntier// è sicuramente un nome da tenere in mente... forse, oggi, la coniazione Industrial per la creatura di Stefano Rossello calza a pennello come la scarpetta di cristallo calza a Cenerentola. Meccanica, ovviamente.
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