Dolore - 2020: I Sette Teschi Di Andromeda

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Horror Pain Gore Death

Tracklist

  1. L'OSPITE
  2. LABIRINTO DI CIRCUITI
  3. INSPIEGABILI GLOBI LUMINOSI
  4. INFINITA SOLITUDINE STELLARE
  5. PRIMO AVVISTAMENTO NEL SETTORE 8
  6. ERRORE_665 - RIDUZIONE DELL'OSSIGENO
  7. CIO CHE ATTENDE NELL'OMBRA
  8. IMPOSSIBILE AVVIARE PROCEDURA DI RITORNO
  9. ALLINEAMENTO - I SETTE TESCHI DI ANDROMEDA
  10. PROPAGAZIONE INFESTANTE
  11. FUGA VERSO IL MODULO DI SALVATAGGIO
  12. IL PROGETTO | LASCIATI A MORIRE
  13. L'ULTIMO COMANDO | DECOLLO VERTICALE VERSO IL NULLA
  14. MARE TRANQUILLITATIS | SPEGNIMENTO DEL SISTEMA DI SOPRAVVIVENZA

Line up

  • Giorgio Trombino: all instruments

Voto medio utenti

Dolore è un interessantissimo progetto dietro cui si nasconde Giorgio Trombino, musicista eclettico che ha saputo lasciare il segno sul panorama estremo italiano con le band in cui suona o ha militato, come Assumption, Haemophagus, Morbo e Undead Creep giusto per citarne alcune. "2020: I Sette Teschi Di Andromeda" è il secondo capitolo del suo progetto solista, che nonostante si sia formato solamente nel 2019 ha già all'attivo un EP ed un primo disco che sono valsi a Trombino l'interesse della Horror Pain Gore Productions per cui esce questo secondo full-length: musicalmente siamo in territori ben distanti dal metal, dal momento che Dolore è un progetto di synth music di stampo vintage che vede in artisti del calibro di John Carpenter, Goblin, Fabio Frizzi, Zombi i propri numi tutelari nonchè principale fonte di ispirazione, un genere che negli ultimi anni sta riscutendo grandi consensi e sta appassionando anche diversi metalheads grazie all'opera di Perturbator, Carpenter Brut, Gost e chi più ne ha più ne metta. "2020: I Sette Teschi Di Andromeda" ci offre 14 canzoni interamente strumentali da cui è facile capire quale sia il motivo per cui il genere non cessa di affascinare il pubblico metal, da sempre attratto dalle cose più oscure: le canzoni infatti sono permeate di un mood oscuro che ben si adatta all'immaginario esoterico e all'estetica metal e non stonerebbero affatto come colonna sonora di un film di fantascienza degli anni '80. Tra drum machine dal suono freddo e siderale, bassi cupi ed angoscianti vengono tessute melodie dai tratti sinistri ed inquietanti che riescono a ricreare ambientazioni in cui è il senso di angoscia a prevalere, come a sottolineare le scene più vibranti di un film, ma anche a riproporre ambientazioni sci-fi durante le quali è facile immaginarsi a bordo di una navicella spaziale nel freddo siderale del cosmo, come accade durante l'ascolto di "Infinita Solitudine Stellare". Di fatto "2020: I Sette Teschi Di Andromeda" è una vera e propria colonna sonora di un film dove i synth riescono perfettamente a ricreare un'atmosfera in cui la tensione emotiva è sempre alta e ci accompagna per tutto il viaggio, senza alcun calo di tensione. "Impossibile Avviare Procedura Di Ritorno", "L'Ospite", "Fuga Verso Il Modulo Di Salvataggio", l'inquietante "Ciò Che Attende Nell'Ombra" o "Labrinti Di Circuiti" sono i brani che più ci hanno colpito durante l'ascolto di "2020: I Sette Teschi Di Andromeda", a cui sono bastati pochi ma attenti ascolti per rivelarsi come un'opera di grande spessore ed ispirata. Indossate la tuta spaziale, entrate nella capsula e preparatevi ad un inquietante ma intrigantissimo viaggio nelle pieghe più remote dello spazio cosmico.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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