AA.VV. - A Place In Hell - Chapter 2

Copertina 7

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2005
Durata:76 min.
Etichetta:Nero Storm

Tracklist

  1. AD ASTRA - INFINITE
  2. MIND SNARE - BLOOD AND DUST
  3. DELIRIUM X TREMENS - CYBERHUMAN
  4. ENSOPH - FAITH DEFEAT
  5. STIGMHATE - UNDERSTAND THE BLACK
  6. KINETIC - NEVER ENDING WINTER
  7. ARS MACABRA - PSYCHO APOCALYPSE
  8. AISLING - LAOIDHAN FOGHARACH NA DUBHACHAS
  9. ALMA MATER - WICKED ILLNESS
  10. BLU INFINITO - CAUSE THE RAIN
  11. SEVEN DARK EYES - GOLDEN FLOWERS
  12. PROCLIVITY GLOOM - BLACK UNIVERSE
  13. SAKAHITER - TRIUMPH OF DECADENCE
  14. CHRONIC HATE - HATE LINE
  15. DOGMA INC. - CRUEL SYSTEM

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Secondo atto di “Place In Hell”, operazione imbastita dalla Nero Storm Production per promuovere le bands italiane meritevoli di attenzione. In realtà su questo disco ci sono anche tre bands estere, i greci Kinetic (buon thrash metal), gli slovacchi Dogma Inc. (schizzati e psicotici postcorers) e gli spagnoli Alma Mater (mediocre death melodico).
Sono presenti inoltre anche alcune acts già presenti sul primo atto, e parlo di Mind Snare, Delirium X Tremens ed Ensoph, la cui riproposizione è senz’altro dovuta alla buona qualità delle bands in questione, la quale è qui confermata, ovemai ce ne fosse stato bisogno.
Il livello qualitativo è piuttosto elevato, e dimostra il fermento esistente nell’underground italico, il quale non riguarda solamente il metal tout court, ma anche bands come gli Ad Astra ed il loro electro/ambient di “Infinite”. Per il resto, ottima l’intensità black metal degli Ars Macabra con “Psycho Apocalypse”, semplicemente grandioso il folk degli Aisling che rimanda nientemeno che agli Empyrium, discreti anche i Blu Infinito con la prolissa “Cause The Rain”, almeno fino a che non entra in scena il cantante che rovina tutto con il suo screamin’ inascoltabile, trascurabili le sonorità power metal dei Seven Dark Eyes, non la bella voce della cantante però, così come la melodia. Il doom/gothic dei Proclivity Gloom ha delle buone intuizioni, frustrate però da una certa carenza compositiva e da una registrazione non proprio ottimale, anche qui però c’è una bella voce femminile. Con i Sakahiter è ancora black metal, dalla terremotante sezione ritmica e dal serratissimo riffing, i Chronic Hate sono autori di un grezzo death metal, tanto fascinoso quanto ordinario.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un bel panorama e i miei complimenti vanno alla Nero Storm per aver saputo scegliere tutte ottime bands.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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