I Transit Poetry sono il side-project solista di Sasha Blach, frontman dei Despairation, e questo “Themes From The Desolate Ocean” è il primo disco di una serie di quattro dedicati agli elementi naturali, in questo caso l’acqua. Il disco è a metà tra il dark/goth e l’elettronica, pervaso da un’oscurità non troppo marcata e da melodie che talvolta strizzano l’occhio al pop, soprattutto per quanto la semplicità strutturale di pezzi come l’iniziale “Edentea” oppure “Under The Waterfall”.
Il disco è molto lungo e talvolta stanca, anche perché non ha picchi di intensità oppure cambiamenti di mood, inoltre la monocorde voce di Sascha, seppur perfetta se presa a piccole dosi, non muta mai registro e risulta alla lunga davvero monotona.
La svolta a questo disco potrebbe darla solo una bella dose di elettronica in più, sottoforma magari di una manciata di remix. Infatti se prendiamo la bonus-track conclusiva, ovvero il remix di “Edentea”, ci rendiamo conto che la song è stata resa un perfetto hit da ballare nei goth club di mezza Europa. C’è più oscurità, più decadenza, più atmosfera.
In definitiva un disco che se accorciato, se fornito di più ritmo, di più verve, avrebbe potuto essere davvero un buon inizio per il progetto “Transit Poetry”, invece ci troviamo a commentare un disco che dopo sessanta minuti dice davvero poco, che stanca, che annoia, pur restando nel suo genere un buon disco, ma nulla più.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?