Esattamente 5 anni dopo il primo split insieme, Caliban e Heaven Shall Burn lo rifanno. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e le due band si sono imposte come le capofila del moderno intendimento del metalcore. Quindi questo split è una sorta di celebrazione.
Ad iniziare sono gli Heaven Shall Burn, i quali, sulla scia del loro ottimo ultimo album “Antigone”, ci regalano tre pezzi nuovi di zecca, i quali proseguono nel solco della tradizione della band, una tradizione fatta di intensità, di un suono gonfio e saturo, di melodia mai banale. “Unleash Enlightment”, “No One Will Shed A Tear” e “If This Is A Man” sono degli ottimi auspici per il prossimo disco della band. Gli altri tre pezzi proposti dalla band sono un intermezzo acustico, “Nifaedd Von”, opera di Olafur Arnalds che aveva già curato questa sorta di intermezzi su “Antigone”, e due cover, “Downfall Of Christ” dei Merauder e “Destroy Fascism” degli Endstand, canzoni rese col classico trademark degli Heaven Shall Burn.
I Caliban invece ci regalano 5 pezzi, di cui due, “One More Lie” e “One Day” tratte dal debutto del ’98 e per l’occasione ri-registrate, un pezzo, la pesantissima “Arena Of Concealment”, che anticipa il nuovo album, un altro inedito che potrete trovare solo su questo split, la splendida “Revenge” e un pezzo già presente sul primo split con gli Heaven Shall Burn, ovvero “A Summer Dream”, per l’occasione registrata ex-novo.
Il materiale è tutto di primissima qualità e mostra le due band al meglio delle loro possibilità, con tonnellate di groove e potenza pronte ad essere riversate sulla nostra testa, con la differenza che gli Heaven Shall Burn insistono maggiormente sulla velocità, mentre ai Caliban piace più cadenzare la proposta. In qualunque dei casi, i fans del genere troveranno pane per i loro denti.
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