Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:54 min.
Etichetta:Heavy Fidelity

Tracklist

  1. THE CHARIOTEER
  2. CONFESSIONS OF THE MAKER
  3. NORTHERN RAGE
  4. THE FOOL´S BALLET
  5. THE TERROR
  6. PANIC 7. WHITE WOLVES
  7. BURNING VISION
  8. REVOLUTION IN THE SHADOWLAND
  9. TERMINAL VOYAGE
  10. SILENT ANGEL

Line up

  • Mikael Dahl: guitars
  • Jonathan Nyberg: guitars
  • Claes Wikander: bass
  • Stefan Svantesson: drums
  • Daniel Heiman: vocals

Voto medio utenti

Direttamente dal mio amico Mikael Dahl mi arriva questo nuovo, quarto per la precisione, lavoro degli svedesi Crystal Eyes, una delle band più sfigate del pianeta per quanto riguarda le etichette discografiche, una per disco, tant’è vero che per questo nuovo “Confessions of the Maker”, Mikael e suo fratello Tommy si sono messi su una etichetta, la Heavy Fidelity, e se lo sono prodotto da soli. Beh, le premesse non erano niente male in quanto il loro nuovo cantante è nientepopodimeno che Daniel Heiman, ovvero l’ex voce dei promettentissimi Lost Horizon, una volta alfieri power metal della defunta Music for Nations. Purtroppo a quanto ne so Daniel ha già lasciato i Crystal Eyes per il suo nuovo progetto personale chiamato Heed, ma almeno abbiamo una testimonianza, e che testimonianza, del suo passaggio nei Crystal Eyes! Certo, non è più la band dei grezzissimi e fondatori del becer power metal “World of Black and Silver” ed “In Silence They March”, veri inni alla sguaiataggine ed all’essere cafone, e già il precedente “Vengeance Ascending”, cd molto più di transizione, lo stava a dimostrare. Con il nuovo “Confessions of the Maker” ci troviamo di fronte ad un bell’esempio di heavy metal, a metà tra la scuola più classica ed il power metal, ma non consistente di sole velocità vertiginose e doppia cassa modello elicottero, anzi, queste caratteristiche sono presenti in scarsissima quantità. Il songwriting è molto maturo ed equilibrato, la title track ne è un felice testimone: in questi anni i Crystal Eyes hanno imparato a suonare, e bene, non sono più dei ragazzini alla riscossa, c’è una struttura dietro i pezzi e, non ultimo, Daniel alla voce davvero impreziosisce il risultato finale con una grandissima prova, di spessore, con degli acuti davvero incredibili che già ci aveva fatto ascoltare nei Lost Horizon, senza tralasciare la sua timbrica davvero eccellente. “The Charioteer”, la già citata title track, la fiera e combattiva “Northern Rage” (che ci riporta tristemente alla mente quella band straordinaria, oggi defunta, a nome Insania…che tristezza!), la melodica e struggente “The Terror”, la ballad “Silent Angel”, la priestiana “Terminal Voyage”, insomma questo album brano dopo brano ci regala davvero ottima musica, godibile non solo dagli amanti del power metal ma del metal classico in generale. Senza dubbio il disco più bello e completo dei Crystal Eyes, nella speranza che possano trovare un sostituto ideale dopo la dipartita di Heiman. Un disco che però non è attualmente distribuito in Italia, per eventuali info e richieste vi consiglio una visita su www.crystaleyes.net, non ve ne pentirete! Up the Eyes!!!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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