Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:40 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. AT FIRST LIGHT
  2. ENTRENCHED
  3. THE KILLCHAIN
  4. GRANITE WALL
  5. THOSE ONCE LOYAL
  6. ANTI-TANK ( DEAD ARMOUR )
  7. LAST STAND OF HUMANITY
  8. SALVO
  9. WHEN CANNONS FADE

Line up

  • Karl Willets: vocals
  • Barry Thompson: guitars
  • Gavin Ward: guitars
  • Jo Bench: bass
  • Martin Kearns: drums

Voto medio utenti

E’ tornato Karl Willets e con lui sono tornati anche i Bolt Thrower. Potrebbe riassumersi così, in una manciata di parole, il nuovo lavoro degli inossidabili inglesi, prime movers del movimento estremo europeo tramite quel lavoro seminale a nome “In Battle There Is No Law” inciso nel lontano 1987. In effetti, come avevo scritto tanti anni fa, il pur buono “Honour Valour Pride” risentiva pesantemente di questa mancanza del singer originario, un po’ per la mia personale idiosincrasia per il timbro vocale di Dave Ingram, proveniente dai Benediction, un po’ per l’impossibilità di ricreare quel marchio di fabbrica rappresentato da Willets, presente fino ad allora in ogni lavoro della band.
Ed il tempo sembra essere magicamente tornato indietro, in quanto il nuovo “Those Once Loyal” può essere tranquillamente paragonato ai fasti di quel “For Victory”, ultimo glorioso album del 1994 uscito per Earache, notevolmente migliore del pur buono “Mercenary”. I Bolt Thrower ovviamente non si sono schiodati di una virgola dal loro trademark, il songwriting è sempre lo stesso, un death metal old school epicissimo, catchy, anche melodico ed allo stesso tempo granitico e pesantissimo, monumentale ed agile, tutte caratteristiche che la band è riuscita ad esaltare ai massimi livelli grazie ad una prova davvero sopra le righe di Karl Willets, a suo agio come non mai dietro il microfono. Inutile citare qualche brano, tutti sono all’altezza, il ritmo è altissimo e, a differenza di quanto accaduto negli ultimi due dischi, non ci sono solo lentissimi e cadenzati mid-tempos che dopo qualche minuto mettono a dura prova la pazienza dell’ascoltatore. Grandissimo ritorno e grandissimo disco, peraltro prodotto alla perfezione, che riporta prepotentemente i Bolt Thrower nell’olimpo dei death metal gods e che nessun, ripeto nessun estimatore della musica estrema dovrebbe farsi scappare!!!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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