Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:52 min.
Etichetta:Bleeding Eyes
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. STARING AT THE TOWERS FALL
  2. DOUBLE ARRAY CREATION
  3. CONSPIRACY
  4. TOWARDS THE ALTAR
  5. THE REVOLT
  6. THE CIRCLE OF TRAITORS
  7. IMMORTALITY THROUGH BLACK METAL
  8. NIGHT OVER FLORENCE
  9. LE NOTTI DEL PECCATO (LIVE)
  10. THE MAD NUN (LIVE)
  11. PERVERTED HOLY HANDS (LIVE)

Line up

  • Fearbringer: all instruments

Voto medio utenti

Fearbringer è rimasto uno dei pochi personaggi a tentare con ogni sforzo di tenere alto l'onore e la credibilità della scena black metal italiana. Purtroppo questo suo atteggiamento, com'è costume nel movimento musicale della nostra penisola, gli ha allo stesso tempo attirato addosso un carico di odio e insofferenza che non può che contrastare con la qualità della proposta di questo ragazzo parmense. Non voglio entrare nel merito della diatriba, ma limitarmi a giudicare l'ottimo lavoro svolto ancora una volta da Fearbringer con il nuovo album "Simula Et Dissimula". Dopo aver raccontato in "Le Notti Del Peccato" la storia di una ragazza e dei soprusi subiti in convento dopo essere stata costretta a prendere i voti (a proposito, splendido debutto, assolutamente da recuperare se non l'avete ancora fatto), l'argomento scelto questa volta è la corruzione papale ai tempi di Lorenzo De Medici in una splendida Firenze rinascimentale ricostruita magistralmente grazie al solito lavoro certosino di ricerca storica. Ed è qui che si vede la differenza rispetto al 'solito' black metal, nell'artwork e nei testi curati direttamente dallo stesso Fearbringer che ha a cuore l'intero processo di produzione di ogni sua opera. Anche in questo caso è lui a occuparsi della composizione e della registrazione di tutti gli strumenti, con un risultato finale che supera anche le più rosee aspettative. "Simula Et Dissimula" è un lavoro più battagliero del precedente, più complesso e anche più completo. Anche in questo caso è impossibile scomporre in fattori il risultato finale, dato che le influenze nordiche ci sono ma completamente amalgamate all'interno di uno stile che ormai possiamo definire personale e ben consolidato! Molto lavoro è stato fatto per caratterizzare alla perfezione le parti vocali, divise tra screaming e un profondo cantato pulito che ha ancora qualche margine di miglioramento. Il punto di riferimento è l'eccezionale "Immortality Through Black Metal", vero e proprio riassunto delle capacità compositive di questo ragazzo entrato ormai a pieno diritto nell'elite del black metal italico.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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