Throne Of Nails, ovvero come suonare brutal nel 2002 facendolo assomigliare a quello di dieci anni fa,registrato molto male. Che dire…a dir la verità non riesco a capacitarmi come la Crash inc., ovvero la Pavement Music possa mantenere nel roster un gruppo del genere, assolutamente privo di idee e di originalità in questo “Acts Of War”, un album anonimo. La prima cosa che salta all’occhio è la sfortunata fattura dell’inlay card del cd, dove i pixel regnano sovrani: spero questo sia solamente un incidente di percorso avvenuto durante la stampa dei promo. Sorvolando su questo particolare, limitiamoci a discutere sulla musica. Un’ottima proposta proveniente dall’underground londinese, a leggere i vari flyer promozionali. Peccato che queste parole caschino nel vuoto appena inserito il cd nel lettore. Niente di orribile, sia chiaro, ma nemmeno niente che ci faccia sussultare o impressioni per tecnica o originalità. Brutal Death Metal suonato discretamente, senza voler strafare, è proprio questo il limite della band: l’essere stantio entro certi canoni e certi limiti troppo stretti, il tutto ancor più penalizzato da una produzione decisamente scadente, con suoni troppo cupi e confusi, che sembrano provenire dalle oscure profondità di una grotta sotterranea. I Throne Of Nail avrebbero sicuramente dovuto porre più attenzione durante la fase di songwriting e arrangiamento dei brani, invece di arrovellarsi le cervella per far diventare questo “Acts Of War” un concept album, di dividere l’”opera” in due atti, e di trovare soprannomi battaglieri. Non disdegno questo tipo di cose, assolutamente, ma prima di pensare a vender bene la propria immagine, sarebbe meglio dedicarsi ad affinare le proprie doti musicali. Null’altro da aggiungere.
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