Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:40 min.
Etichetta:Neurotic
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE LEAN BLACK CRUISERS
  2. THE GODS THEY DO NOT GIVE US LONG
  3. HE IS DEAD WHO WILL NOT FIGHT
  4. INFANTS' GRAVES
  5. WEEP NO MORE
  6. FLAME OF THE PANZERCHRIST
  7. LUMPS OF ROTTING CLAY
  8. WAR IN THE NORTH
  9. THE SPIRIT OF SOLDIERS

Line up

  • Michael Enevoldsen: bass
  • Bo Summer: vocals
  • Frederik O'Carroll: lead guitars
  • Rasmus Henriksen: rhythm guitars
  • Karina Bundgaard: keyboards
  • Reno Hilligsø ‘Killerich’ Kiilerich : drums

Voto medio utenti

I Panzerchrist??? I PANZERCHRIST??? Ma davvero mi dite che esistono ancora i Panzerchrist???
Incredibile, queste sono le vere sorprese della vita, anzi sono il sale della vita, come direbbe il vecchietto bestemmiatore dell’Unieuro.
Ricordo ancora nel 1996 quando un Graz ventunenne, appena entrato nello staff di Metal Shock, ebbe a recensire il primo disco della band allora al debutto a nome “Six Seconds Kill”…come passa il tempo!
In effetti di quella band non è rimasto praticamente nessuno, se si eccettua il bassista Michael Enevoldsen (anche fondatore 4 anni prima degli Illdisposed), mentre negli ultimi anni, ovvero dal 2001 anno in cui uscì quel “Soul Collector” che fece scalpore per essere stato cantato tutto in tedesco con liriche inerenti la seconda guerra mondiale (temi che poi la band non ha mai abbandonato), la line up è praticamente rimasta la stessa: con l’ingresso di gente “famosa” come Bo Summer degli Illdisposed (che qui continua il discorso interrotto con la band madre, ormai imborghesitasi nelle trame della Roadrunner) ed il virtuoso e potentissimo drummer Reno Kiilerich, già con Dimmu Borgir, Old Man’s Child, Hate Eternal, Vile e molti altri), praticamente il vero motore dei Panzerchrist col suo drumming allucinante, velocissimo, preciso, devastante…insomma una vera forza della natura.
Il resto della band non sta certo a guardare e la coppia chitarristica Rasmus/Fredrik macina riffs violentissimi a non finire, riuscendo talvolta ad impreziosire la proposta sonora con assoli davvero indovinati: “The Lean Black Cruisers”, “Weep No More”, “He is Dead Who Will Not Fight” sono tutti brani death metal di eccelso valore, tecnicissimi, variegati, brutali e raffinati, che purtroppo verranno ignorati dai più che, non sforzandosi, possono conoscere giusto il cataloghi Nuclear Blast, Roadrunner o Century Media, ed è un vero peccato perché “Battalion Beast”, come si dice in gergo tecnico, dà la merda al 95% dei gruppi estremi di queste tre ex gloriose labels.
Quindi, concludendo, Panzerchrist, ottimi ma solo per i non ignoranti. Disco top per Eutk !!!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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