In origine gli Hermano erano soltanto un pretesto per riunire un po’di vecchi amici e divertirsi a suonare qualcosa insieme. Ad esempio John Garcia, che spero ormai tutti ricordino come ex-vocalist dei mitici Kyuss, si era unito alla compagnia principalmente per scaricare le proprie frustrazioni, causate dagli interminabili intoppi della sua band ufficiale, gli Unida. Ma come abbiamo già visto tante volte, basta mettere insieme qualche musicista della scena rock-stoner americana per far materializzare un progetto quantomeno interessante. E negli Hermano, oltre al formidabile cantante, ci sono veterani di primo piano come Dave Angstrom e Dandy Brown, ben noti agli appassionati del genere.
Così si è ripetuta una storia già vista, ed il gruppetto senza pretese è diventato una formazione capace di ottenere successi oltre ogni previsione. Non al livello dei QotSA, tanto per restare nell’ambito degli eredi kyussiani, ma comunque ben al di sopra della media del settore, sfortunati Unida compresi.
Qualche iniziale split-cd, due ottimi albums in studio ed un altrettanto valido live, ecco la discografia di una band tra le poche capaci di suonare del vero heavy rock torrido e “in-your-face”, esaltandolo grazie ad uno splendido senso melodico, asciutto e luminoso come gli orizzonti del deserto.
Adesso però anche gli Hermano si adeguano all’eterna ed immutata regola di battere il ferro finchè è caldo. Esce un dvd che in sostanza riprende parte del materiale già proposto nel disco dal vivo, uno stralcio dell’Angry American Tour che vede la band esibirsi in un locale di medie dimensioni ma assai affollato, la dimensione ideale per Garcia e compagni.
Il filmato non presenta moltissimi brani, ma almeno ci sono quelli fondamentali come “Cowboy suck” o “5 to 5”. Le riprese sono del tipo che ci si aspetta da un dvd rock. Inquadrature dinamiche ma senza farle sembrare un giro sull’ottovolante, dettagliate ed attente al particolare ma in sintonia con la musica, pronte a cogliere i momenti di entusiasmo del pubblico e così via.
Il gruppo è l’incarnazione del vero spirito da rocker, nessuna divisa, nessun travestimento, nessun atteggiamento da sceneggiata bullista, solo puro impatto travolgente ed infuocato. Su John Garcia non c’è più nulla da dire, lui è l’indiscussa voce dell’heavy rock contemporaneo ed il suo carisma traspare perfino quando volge le spalle alla platea. Ma gli altri non sfigurano al confronto, con menzione speciale per l’indiavolato Angstrom ed il suo dimenarsi mentre genera il suo rifferama massacrante.
Il lavoro è completato da un lungo documentario che propone insieme commenti dei protagonisti e curiosità del backstage, certamente interessante ma essendo privo di qualsiasi traduzione perde molto del suo fascino. Troviamo ancora un paio di video-clip non di grande qualità, ed un altro filmato che immortala gli Hermano al Festimad di Madrid. Anche questo non è un granchè, ma serve perlomeno per confrontare la presenza scenica della band in due situazioni molto diverse.
La conclusione è valida per la maggioranza di questi prodotti, indipendentemente da genere o gruppo. Sono validi e ben fatti, con una qualità tecnica ormai standardizzata, ma alla fine credo interessino soltanto ai collezionisti o ai fans più accaniti. Quello degli Hermano non fa eccezione alla regola.
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