Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:34 min.
Etichetta:The Oath
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. BY DEATHSIDE
  2. BREAKING CHAINS OF MORTALITY
  3. I SEE GREY IN COLORED SKIES
  4. SKYBLUE DAWN
  5. TO THE ANGEL WITH NO WINGS
  6. CREST OF DISORDER
  7. WRITTEN IN VEINS BLOOD
  8. FADING INTO ETERNITY

Line up

  • Nefarius: vocals, guitars, bass
  • Agares: drums

Voto medio utenti

Il trono ha nuovamente un Re, che si chiama Throne Of Decadence. Ultimamente in Italia sono usciti dischi che nel settore Black Metal hanno avuto il loro peso, che stanno a dimostrare come tutto il movimento, almeno in termini artistici, ha tutte le carte in regola per non sfigurare dinanzi ai tanto blasonati gruppi esteri, e uno di questi albums è appunto il debutto ufficiale dei Throne Of Decadence, intitolato Coronation. Un Lp che vive di luce propria, se non fosse per qualche raggio proveniente direttamente dalla Svezia (per la produzione) e dalla Norvegia (per il concetto stesso della loro musica). Le movenze sono dinamiche e personali, tra sfuriate tipiche e ben collaudate si fanno avanti scenari oserei dire lunari, cupi e opprimenti, ma che ogni tanto lasciano qualche spiraglio d'aria che sa tanto di malinconia e depressione. Ora il problema è in qualche modo riuscire a rendere fisiche queste caratteristiche da me elencate, la soluzione migliore, e più ovvia, sarebbe giustamente quella di andarsi a comprare il cd, ma prima che voi lo facciate è lecito quindi che ci arriviate con la mente preparata. By Deathside, Breaking Chains Of Mortality e I See Grey In Colored Skies non è solo il terzetto iniziale, è più che altro il riassunto ideale delle loro intenzioni, ossia riffs fiume, e dal forte senso melodico, ma non pacchiano o tanto peggio senza mordente, io direi più che altro armoniosi nella loro violenza mai gratuita e becera. Questo è il maggior pregio di questo platter, pur essendo ferale e agghiacciante non sfocia mai nel kaos totale, si contiene e si sviluppa in un modus operandi molto controllato e razionale, che rendo tutto in finale molto più cinico e spietato. Ma le sorprese qui dentro non mancano, provate ad ascoltare attentamente Skyblue Dawn, un'isola oscura all'interno di un disco violento e tagliente, un brano che si manifesta tramite atmosfere dilatate e fluide. Potrei veramente esagerare andando a dire che di primo impatto mi è quasi sembrata una ballata Black Metal, quindi fate finta di non aver letto, potrei rischiare la denuncia per oscenità. C'è poco altro da aggiungere, se siete appassionati del vero metallo Nero, quello che più per regole musicali, si esprime invece per regole Concettuali qui dentro troverete pane per i vostri denti. Non saranno in tanti a capirli, ovviamente sarà molto meglio tutta la roba che arriva da oltre le Alpi, ciò non toglie che siamo davanti un atto di forza e competenza.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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