Il quintetto teutonico torna all'attacco con un disco che sembra aprirgli decisamente bene l'anno.Freschi di matrimonio con la Century Media e sicuramente galvanizzati da ciò, i Fear My Thoughts hanno raggiunto il giusto equilibrio tra i loro due ultimi album, "The Great Collapse" e "Hell Sweet Hell", proponendo un sound che sicuramente non lascerà deluse neanche le orecchie più esigenti."Vulcanus" offre infatti un accurato e ben riuscito mix di thrash & death, con brani trascinanti come l'opener "Accompanied by death", davvero d'impatto, o "Blankness" dall'apertura che ricorda la struttura delle songs dei più recenti Children Of Bodom per poi planare con"Culture of fear" che rallenta sapientemente il ritmo con atmosfere che evocano gli Opeth e strizzano l'occhio al prog.Inoltre abbiamo le guests di Schmier e Mike dei Destruction (voce e chitarra) sul brano "Accelerate or die", oltre alle tastiere suonate sull'intero album da Kim Olesen degli Anubis Gates.I FMT si sono avvalsi per "Vulcanus", come già per l'album precedente, dell'accurata produzione del danese Jacob Hansen, che oltre alla sua esperienza ha "gentilmente concesso" anche le parti di backing vocals su "Culture of fear" e "Blankness".
Riferimenti ai Soilwork, forse un po' troppo forti in "Gates of nowhere", ma che sono ben accetti e che comunque nulla tolgono al lavoro svolto egregiamente, faranno sicuramente guadagnare ai Fear my Thoughts
un'ulteriore fetta di fans.E noi speriamo di verificare la loro bravura anche dal vivo, magari durante
qualche festival estivo nostrano.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?