Il profeta è tornato. Il profeta della nuova era, il genio incontrastato del metal italiano, il creatore dell'hollywood symphonic metal, il re del crepuscolo nordico che ci difende con la sua "Emerald Sword", più semplicemente Sua Maestà Luca Turilli. Alla faccia di tutti i ridicoli detrattori, a cui comunque Luca vuole bene come e più di quelli che lo sostengono, ogni disco creato dalla sua mente geniale ha sempre colpito nel segno, quando più quando meno, passando da lavori assolutamente entusiasmanti come l'ultimo Rhapsody ad altri meno trascinanti come "Dawn of Victory". E così dopo il primo lavoro solista che già aveva segnato un successone di vendita, ovvero il bellissimo "King of the Nordic Twilight", Re Luca torna con un lavoro apocalittico, dedito al symphonic cosmic metal della sua band, sempre più lontana per stile e soluzioni alla casa Rhapsody. Già dall'intro vediamo che le soluzioni sintetiche ed elettroniche delle tastiere si allacciano a perfezione con il power proposto da Luca e lanciato nell'Olimpo da Mr. Olaf Hayer che si conferma davvero la voce del momento, sempre a suo agio anche nelle tonalità più alte e carismatico nella propria interpretazione. Dopo l'intro (sempre per contratto come tutti i dischi Limb Music, ricordo un'intro, l'opener, produzione cristallina e l'ultima suite che DEVE superare i 10 minuti di durata) arriva l'hit "War of the Universe" che spazza via l'80% delle produzioni power del 2002, a cui segue "Rider of the Astral Fire" che continua la sua opera di metallizzazione divina perpetrata dal Re. Si prosegue per altri splendidi episodi, quando di atmosfera e molto cinematografici come "Zaephyr's Skies Theme" da ascoltare ad occhi chiusi, quando basati su doppia cassa cadenzata (The Age of Mystic Ice) o a manetta (Prince of the Starlight e la bellissima già edita Demonheart), fino ad arrivare al capolavoro assoluto!!! Chi altro avrebbe potuto fieramente dare come titolo ad un brano "New Century's Tarantella"? NESSUNO! Luca invece può tutto e ci regala un brano che sembra un incrocio tra la musica folk peruviana e quella napoletana in chiave metal, così da fare contenti tutti, sia i fans che saranno in delirio sia i detrattori che così potranno prenderlo per il culo vita natural durante! Che genio!!! Chiude la maestosa suite "Prophet of the Last Eclipse", che rappresenta la summa musicale di tutto il disco, in cui epicità, melodia, velocità, interventi di synths e maestosità si fondono, regalandoci definitivamente la conclusione di un disco stupendo che non fa altro che confermare che Luca Turilli è davvero il personaggio geniale su cui tutti possono sempre contare, nel bene e nel male, per le loro argomentazioni. Il profeta è tornato...he'll conquer the world with his emerald sword!
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