Copertina 9

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:59 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MISPLACED
  2. BLINDED NO MORE
  3. AIN'T YOUR FAIRYTALE
  4. RECKONING DAY, RECKONING NIGHT
  5. DON'T SAY A WORD
  6. THE BOY WHO WANTED TO BE A REAL PUPPET
  7. MY SELENE
  8. WILDFIRE
  9. WHITE PEARL, BLACK OCEANS
  10. SHAMANDALIE
  11. WRECKING THE SPHERE (JAPAN ONLY)

Line up

  • Tony Kakko: vocals
  • Jani Liimatainen: guitars
  • Tommy Portimo: drums
  • Marko Paasikoski: bass
  • Henrik Klingenberg: keyboards

Voto medio utenti

Avete presente quando aspettate un evento con così tanta impazienza da non avere il coraggio di prendervi parte quando il momento finalmente è arrivato? Forse perché "l'attesa attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi" come diceva François de La Rochefoucauld, trasformando l'impazienza in ansia, e l'ansia in paura... Con questi pensieri nella testa mi sono preparato ad ascoltare "Reckoning Night" dei Sonata Arctica, aspettandomi l'ennesimo capolavoro sulla scia dei tre precedenti, ma allo stesso tempo sperando di non dover assistere al classico scivolone che negli anni passati ha inevitabilmente colpito tutte le band power europee. Fortunatamente questa sciagura non si abbatte sul gruppo finlandese, che ci regala l'ennesima perla da ascoltare fino a sciogliere il cd nel lettore! La prima cosa che si nota e si apprezza è che anche nei pezzi più classici (e Stratovarius-oriented, come qualcuno direbbe) viene sconvolta la forma canzone, qui completamente irriconoscibile. Una serie di melodie e linee vocali che si susseguono incrociandosi e riprendendosi in una maniera talmente precisa da lasciare senza fiato... è come se l'alchimista Tony Kakko avesse scoperto dopo anni di ricerca il segreto per scrivere la canzone perfetta. I solismi individuali così esasperati nei primi due lavori seguono la stessa evoluzione già vista in "Winterheart's Guild", amalgamandosi nelle composizioni senza proporsi come break veri e propri. Cosa che ha favorito, e non poco, la personalità delle canzoni. Una seconda osservazione riguarda i cori, che come già detto nella precedente recensione sono il vero trademark dei Sonata Arctica: "Reckoning Night" sfodera da questo punto di vista una prestazione superlativa, anche se spesso le linee vocali di Tony vengono leggermente sacrificate per lasciare spazio a sovrapposizioni piuttosto insistite. Diciamo che i cori sentiti su quest'album rasentano la perfezione, ma siamo arrivati al limite... Le chitarre di Jani Liimatainen si trovano spesso a fare un lavoro ritmico in secondo piano importante ma poco gratificante, senza rinunciare a piazzare il riff ad effetto come nel caso del singolo "Don't say a word". Fare un track-by-track nel caso di un album perfetto come questo, significherebbe semplicemente togliere all'ascoltatore il piacere di scoprire da solo tutto un susseguirsi di emozioni irripetibili... posso solamente dire che se siete nostalgici del power veloce e diretto nello stile di "Ecliptica" non resterete affatto delusi, se amate composizioni romantiche e malinconiche (meno ballate che in passato) troverete pane per i vostri denti, e anche se avete apprezzato l'evoluzione di "Winterheart's Guild" vi troverete a realizzare che "Reckoning Night" in realtà è una summa di tutto quello che il gruppo finlandese ha saputo creare in questi otto anni di intensa attività. Una nota particolare va spesa per la lunga "White Pearl, Black Oceans", probabilmente la più bella canzone mai composta dai cinque ragazzi scandinavi: un crescendo di emozioni culminante nel bellissimo ritornello, con un Tony Kakko da lacrime agli occhi. Ripensare ai tempi in cui l'ombra degli Stratovarius aleggiava su ogni nota composta dai Sonata oggi fa decisamente tenerezza... anzi, dopo aver sentito per l'ennesima volta "Reckoning Night" questo paragone mi sembra quantomai impietoso.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi
Eccellente

Kakko&Co. danno alla luce un album straordinario, un'overdose melodica di tastiera (il 'nuovo arrivato' Henkka fa capire subito di che pasta è fatto) arricchita dalla preziosa voce del finnico frontman. Manca, come spesso accade nei loro album, una diversificazione di temi nei testi (riguardano solo amore, donne, battaglie, tragedie e lupi) ma tutto sommato un album ottimo, da non sottovalutare.

Sonata Arctica-reckoning night

Album sottovalutato spesso: esso per me rispetto al precedente é un grande passo avanti: le melodie sono quasi tutte splendide, e c'é molta innovazione in pezzi come ain't your fairy tale e the boy who wanted to be a real puppet. Senza parlare di pezzi stupendi come my selene e white pearl black oceans Voto 9/10

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