Abbiamo dovuto aspettare più di cinque anni perchè Hansi Kursch e Jon Schaffer trovassero, nelle loro impegnatissime agende personali, il tempo necessario a dare un seguito al progetto Demons & Wizards, il cui discreto primo album aveva destato nel sottoscritto delle impressioni decisamente positive. Purtroppo il secondo capitolo della collaborazione tra due degli artisti più importanti della scena si è rivelato piuttosto deludente: dieci canzoni caratterizzate da pochi alti e molti bassi, dieci brani che senza dubbio esprimono un'identità musicale più definita rispetto al disco di debutto, ma che allo stesso tempo non riescono a colpire l'ascoltatore con la stessa energia. Neppure dopo numerosi ascolti le dieci canzoni di "Touched by the Crimson King" sono riuscite a decollare del tutto, e soltanto in alcuni casi la penna di Kursch e Schaffer si è dimostrata sufficientemente ispirata. Ancora una volta Hansi dimostra di essere un eccellente singer ed un ottimo compositore: i testi del disco sono veramente magnifici, ispirati in parte ai romanzi della Torre Nera di Stepehen King, ma è proprio dal punto di vista musicale che manca qualcosa. Eppure "Crimson King" è davvero un'ottima opener, potente ed incalzante, a tratti "boombastic", ma già con le seguenti "Beneath These Waves" (cadenzata e atmosferica) e "Terror Train" (veloce e graffiante) si avverte una certa delusione, perchè entrambe non riescono a colpire nel segno. La situazione migliora con "Seize the Day", una ballad acustica piacevole ed emozionante, che però non regge minimamente il confronto con la splendida "Fiddler on the Green" del disco precedente. Tocca quindi ad uno dei migliori brani del platter, "The Gunslinger": è decisamente più dinamica e ficcante, e nel ritornello ricorda moltissimo l'ultima opera dei Blind Guardian, soprattutto per gli intrecci vocali di Hansi, pressochè identici a quanto sentito in diversi passaggi di "A Night at the Opera". "Love's Tragedy Asunder" è caratterizzata dall'alternarsi di versi malinconici e rilassati, un bridge più energico ed un chorus di grande impatto, mentre con "Wicked Witch" si torna su sonorità acustiche ed atmosfere desolanti, ed è la grande espressività dell'interpretazione di Kursch ad illuminare un brano un po' privo di mordente. "Dorian" è invece un omaggio alla figura di Dorian Gray, accattivante ed orecchiabile nelle sue fasi iniziali, ma letteralmente rovinata da una parte eccessivamente lenta e noiosa, che penalizza notevolmente il ritmo della composizione. L'inizio di "Down Where I Am" è praticamente identico a "Wicked Witch", ma col passare dei minuti la canzone cresce in intensità e drammaticità, rivelandosi uno dei momenti più toccanti e riusciti dell'album. A chiudere il lotto una cover dell'immortale "Immigrant Song" dei Led Zeppelin, doveroso tributo ad una delle band più importanti della storia della musica. Purtroppo "Touched by the Crimson King" non riesce a bissare qualitativamente il disco di debutto dei Demons & Wizards, speriamo che i prossimi album di Iced Earth e Blind Guardian riescano meglio!