Per prima cosa, la produzione: sciatta, piatta, inconcludente, senza spessore e poco adeguata. Ora la musica: idem. Dispiace essere cattivi e pure un po'cinici forse, ma qui nulla funziona nel verso giusto, ovviamente se si escludono un artwork stampato in maniera professionale, e una photo session bella patinata. Ovviamente tutta apparenza e poca sostanza, le strutture pseudo-crossover, colorite da tocchi alla Lacuna Coil et similia proprio non convincono, anzi risultano decisamente banali, scontate e derivate. Quello che qui manca in modo grave è la personalità e l'originalità, mi riferisco per esempio a tutti gli arrangiamenti vagamente Goth-Industrial di Bury In The Sand... meglio lasciarle fare a chi le sa fare queste cose. Purtroppo non finisce qui, ci pensano le varie NightShade e Necropolis ad affossare tutto, brani dai toni derivati e per niente innovativi, le solite linee melodiche vagamente rap e dei riffs in controtempo non possono che risultare poco convincenti. Questi giovani ragazzi hanno messo troppa carne al fuoco, senza saper prendere una strada da percorre con decisione, il risultato? Un'accozzaglia di Crossover, un po' Nu-Metal, un po' Gothic Metal, un po'Thrash Metal (quello contemporaneo)... un po’ tutto e un po' niente praticamente. Tralasciamo i testi in Italiano, tipiche sfuriate tardo adolescenziali da ultimo anno di liceo. Un esordio acerbo, condito da canzoni che non rimangono impresse e non colpiscono, soprattutto per via di una pochezza e di una mancanza di idee alla base lampante. In Italia abbiamo bisogno di altro, da dimenticare inoltre le vuote e inconcludenti Drops Of Time e The Arkaham Sanatory, rimandati su tutta la linea.
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