Inquietanti. E lo sono sin dall'artwork che avvolge il nuovo lavoro dei
Disguise, intitolato "Late", che segue a qualche anno di distanza l'ottimo "Human Primordial Instinct" portandone avanti lo stesso feroce, nervoso, morboso e malvagio Black Metal. Anche a livello lirico la formazione pugliese conferma la propria attitudine concettuale e filosofica, dato che l'album è un concept (approfondito nell'interessante sezione multimediale inclusa nel CD) sull'autodistruzione dell'umanità. Non è di minor interesse e valore la prestazione dei singoli musicisti, che su "Decreasing Pleasure" e "Dead for Brought Death" sono raggiunti dall'ospite Cruel Abbot (chitarrista dei Mortuary Drape), con un sempre più convincente Vastator Mentis e le tastiere di Carnifex che continuano a dare quel tocco in più, come avviene, ad esempio, sull'ottima "Involved".
Accanto ai possibili accostamenti a gruppi Black, come Dimmu Borgir, Emperor, Limbonic Art, emergono spesso influenze Death Metal (come per "Dead for Brought Death"), direi sopratutto nel guitarwork di Dei Nuntius Mortis e talvolta anche nell'approccio al cantato da parte di Vastator Mentis. Una scelta, questa, che contribuisce a dare maggior spessore alle canzoni e ad un songwriting che oggi si è fatto ancor meno sinfonico rispetto agli esordi e maggiormente personale.
Infatti, nonostante le citazioni, i Disguise non ricalcano altri gruppi, più o meno blasonati.
Semplicemente il loro percorso musicale si affianca e si intreccia a quanto portato avanti da altri.
Un cammino che i Disguise stanno affrontando con dignità ed eccellenti risultati ormai da diversi anni.
Nel genere, tra i migliori in Italia. Ma non solo...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?