Ormai erano tre anni abbondanti che i Vintersorg, band Svedese da sempre alle prese con sonorità Folk/Pagan Metal non si faceva più viva sul mercato, ignoro i motivi di questa assenza, ma ne capisco in parte le motivazioni forse. Negli ultimi dischi era presente una decisa dose di sperimentazione in territori Progressive, forse era giunto il momento di tirare il fiato per cercare di rimettere un minimo di ordine, spesso succede che in situazioni tali il rischio di perdere la bussola faccia commettere qualche errore. Sinceramente non mi sono dispiaciuti gli ultimi albums, ma è difficile negare come i primi Lp maggiormente influenzati dalla mitologia e dal folklore nordico siano su di un altro pianeta, per qualità oggettiva ma soprattutto per quelle atmosfere passionali e battagliere. Potete quindi stare tranquilli con questo nuovo Solens Rötter, visto già a partire dalla copertina e dal logo si può intuire come ci sia stato un inversione della rotta, si è tornati al tradizionale. Quello che potrebbe sembrare scontato, cioè la mancanza di idee e quindi la voglia di tornare a suonare cose già dette è del tutto un concetto errato. La band è in forma e sforna brani che vivono di svariati aspetti. Si passa dalla crudezza dello screaming tipicamente Viking Metal sino a delle eleganti aperture melodiche fatte di chitarre acustiche, molto intriganti e delicate. Inutile stilare un freddo track by track, questo nuovo disco è compatto e omogeneo, ma allo stesso tempo ricco di sfaccettature, un po' come un diario, un riassunto di tutto quello che i Vintersorg sono stati. I riferimenti al passato come già detto sono evidenti, l'intelligenza sta nel fatto che si è evitato (riuscendoci) di dire sempre le solite cose. Le idee sono tradizionali senza dubbio, ma la forma è genuina e spontanea. Quello che andava curato meglio secondo il mio parere è il lavoro in sede di produzione, non che sia mediocre, ma una maggiore potenza e un più alto spessore nelle chitarre ne avrebbe giovato, ma è anche abbastanza superfluo ripiegare su questi dettagli. Solens Rötter non sarà il miglior disco dei Vintersorg, ma si candida ad essere uno dei dischi più sinceri di questo assolato 2007, dategli una possibilità.
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