Finalmente. Era dal lontano 2003 che aspettavo il degno sequel di Product Of Hate, una vera e propria mazzata Thrash/Black Metal, oltre che un ulteriore conferma di stile e passione. Cosa aspettarsi quindi da questo nuovo PseudoChristos? Nulla, e non lo sto dicendo in senso negativo, voglio solo farvi capire come anche stavolta la mazzata è assicurata. La ricetta sonora da parte della band Padovana è sempre la solita, una base prettamente Thrash Metal di fine anni 80 che va a braccetto in maniera esemplare con tutto l'apparato più tipicamente Black Metal. Mi sembra pure giusto (e ovvio) che nulla qui sia concesso alla melodia, tranne che per due sporadiche occasioni: Krux e The Path, due brani che in alcuni frangenti possono richiamare il primo album, The Sound Of Demons, un lp molto gotico e melodico nei suoi arrangiamenti. A parte questo tutto il resto del cd farà dormire sogni "tranquilli" a tutti gli altri, la frangia più estrema del metallo tricolore troverà pane per i suoi denti in questa proposta che fa della genuinità il suo valore fondamentale. Non vorrei ripetermi all'infinito, ma da quando è scoccato il 2007 mi sono arrivati tanti ottimi dischi per quanto riguarda il settore prettamente estremo, sia da bands esordienti (e questo è ottimo) e anche da quei complessi che nel loro piccolo la storia l'hanno già fatta, come i
Death Dies, inutile ricordare che il nucleo fondante del gruppo viene dritto dagli storici Evol. Non c'è molto altro da aggiungere, qui non si suona per cercare la novità oppure per accodarsi al trend imperante, qui si fabbrica Heavy Metal estremo, duro e puro. Con un occhio di riguardo anche per il concept di PseudoChristos, ma i testi ricercati e criptici non sono una novità per i Death Dies. Ben tornati.
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