Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:39 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. INTRO
  2. STATI PRECEDENTI
  3. CREPUSCOLARE
  4. SENZA IMPEGNO
  5. PRESENZA SFUMATA
  6. TECNOPAGANESIMO
  7. DOMINI DI DOMANI
  8. COME UN AUTOMA
  9. SEGNALE NELLO SPAZIO
  10. L’ESATTO MOMENTO

Line up

  • Alessandro Rocchetti: bass, effects, keyboard programming, drums programming
  • Stefano Parodi: guitar
  • Stefano Marchetti: vocals

Voto medio utenti

Abbastanza particolare la metodologia di lavoro applicata dal progetto Isteresi alle sue composizioni, che prendono origine dalle linee di basso, alle quali vengono successivamente aggiunti gli altri strumenti. Il tutto viene dunque inserito in un SW musicale e il risultato di tale manipolazione informatica funge da intelaiatura per la scrittura delle melodie, delle parti vocali e dei testi relativi. Il processo si conclude con la ri-registrazione dei brani così ottenuti, sostituendo le parti composte al computer con parti suonate realmente da musicisti in “carne ed ossa”.
Il prodotto finale è un rock italiano dalle imponenti sfumature new wave, dominato fondamentalmente dalle tastiere e dal basso pulsante del mastermind Alessandro Rocchetti e dalla voce evocativa di Stefano Marchetti, davvero adeguata nell’interpretazione di liriche concettualmente e lessicamente piuttosto stimolanti, aventi come tema comune quello del cambiamento nelle sue varie accezioni, osservando in maniera particolare le circostanze che precedono una decisione, un’intuizione, un’iniziativa.
“Stati precedenti” (la mia preferita in assoluto!), “Crepuscolare” e “Presenza sfumata”, rappresentano le conformazioni migliori di queste immagini musicali che si muovono, avvolte da un’aura velatamente oscura, in maniera imprevedibile e contemporaneamente magnetica, ma anche il saliscendi ipnotico di “Segnale nello spazio” offre buone vibrazioni, così come piace parecchio pure la gradevole “Senza impegno”, in cui si prospetta l’ipotesi assai “allettante” di una vita priva di responsabilità.
L’ultima segnalazione è per “Come un automa”, che potrà riservare discreti motivi di soddisfazione soprattutto tra gli estimatori dell’elettro-pop più esplicito.
“Transizioni” si fa apprezzare per idee e sufficiente originalità, e, “nonostante” ciò, è dotato di una significativa “facilità” espressiva, assicurando per i suoi autori una menzione tra le bands meritevoli di un “rigoroso monitoraggio” sulle future mosse artistiche.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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