Copertina 9

Info

Anno di uscita:2007
Durata:50 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. I'LL NEVER FALL
  2. I GOT A THING FOR YOU
  3. I CAN'T CRY
  4. THIS MOMENT
  5. WAITING FOR YOU
  6. THE FIRST TIME
  7. LONG, LONG WAY
  8. OVER YOU
  9. TAKE IT ALL THE WAY
  10. IN THIS LIFE
  11. SOUTHERN RAIN

Line up

  • Stan Bush: vocals
  • Holger Fath: guitars, keyboards
  • Matt Laug: drums
  • Lance Morrison: bass
  • Dirk Nagel: keyboards
  • Rocket Richotte: guitars on "southern rain"

Voto medio utenti

Chic rockers, estimatori incalliti dei suoni AOR e ascoltatori sensibili alle finezze di un artista con la “A” maiuscola, un attimo d’attenzione … Stan Bush è nuovamente tra noi e il suo decimo studio album (ma sarei curioso di sapere quanti si sono accorti di una discografia così corposa!) è qui per ristabilire le gerarchie del settore.
“In this life” è un Cd splendido, confezionato con estrema professionalità ed eleganza, frutto della lunga militanza di quello che non è affatto esagerato definire un’autentica leggenda del genere.
Il songwriting (assieme a quella dello stesso Bush, troviamo le penne di Curt Cuomo, suo “pard” di vecchia data nonché noto per aver collaborato con Kiss e Eddie Money, e di Holger Fath, che offre il suo contributo pure in fase esecutiva e produttiva) è ricercato, avvincente, mai banale, rispettoso dei canoni “tradizionali” dell’ambito stilistico d’appartenenza, ma senza che questo ne limiti la freschezza e la vocazione “contemporanea” dei suoni.
L’organo della fonazione di Stan, poi, ha delle reali doti “taumaturgiche”, accarezza e domina queste partiture costantemente affascinanti con passionalità e carisma semplicemente fenomenali, ed è sufficiente che esso inizi a svolgere la funzione per cui è stato creato, per evocare atmosfere superbe, capaci di proiettare la mente verso la stratosfera, ridonarle il piacere di sognare, facendole dimenticare anche solo per poco le angosce del vivere comune, o, più pragmaticamente, per sollecitare una produzione pressoché ininterrotta di brividi d’apprezzamento.
L’unico “difetto” di queste undici canzoni strepitose è proprio quello di non averne praticamente nessuno, impedendomi di fare delle selezioni significative: “I’ll never fall”, “I got a thing for you” e “Over you” sono autentico nettare per gli apparati cardio-uditivi d’ogni class-rock fans che si rispetti, “I can’t cry” può ricordare uno degli hit più famosi di John Waite (“Missing you”) e come quello irretisce all’istante, “This moment”, “Waiting for you” e “In this life” spalancano le porte del paradiso dell’AOR regalando sensazioni che da un po’ di tempo non provavo con questa prepotenza, “The first time” è un altro momento soft di grande valore, “Long, long way” e “Take it all the way” (con un fraseggio chitarristico quasi Dokken-esque), aggiungono vigoria all’intensità melodica con risultati oltremodo coinvolgenti, mentre “Southern rain” rappresenta l’ultimo showcase delle capacità vocali di Mr. Bush, questa volta accompagnate dalla sola chitarra acustica (suonata con dovizia dall’ospite Rocket Richotte), libere di spiegare tutta la loro incredibile forza espressiva.
Un disco meraviglioso che, in un mondo “ideale”, non dovrebbe essere solamente indirizzato ad un pubblico di parte e meriterebbe di essere considerato da chiunque sappia ammirare e riconoscere il talento o apprezzare l’emozione spontanea e genuina, due “robette” che non si “comprano” nemmeno nel più raffinato ed esclusivo dei “negozi”.
Visto, però, che la nostra, sotto moltissimi punti di vista (soprattutto extra-musicali!), è tutt’altro che una società perfetta, beh, mi accontenterei se “In this life” fosse perlomeno acquistato da tutti quelli che amano i suoni adulti del rock.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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