Copertina 5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:40 min.
Etichetta:Thundering

Tracklist

  1. MY REASON TO KILL
  2. DE PROFUNDIS CIAMAVI
  3. THE BEAST THEY BREAD
  4. MODELS OF PREMATURE SOULS
  5. WALLS OF PAIN
  6. EX NIHILO
  7. HYMN TO THE BROKEN
  8. GEGEN
  9. CUT MY DICK
  10. SOCIALIZE, NORMALIZE, INTEGRATE

Line up

  • Kevin Lebas: bass
  • Nicolas Boury: vocals
  • Benoit Moritz: guitar
  • Pierre Antonik: guitar
  • Marc Le Gigan: drums

Voto medio utenti

Vengono dalla Francia e suonano un death metal perennemente a cavallo tra thrash e elementi brutaleggianti i DSK, che con "Oppressed/Deformed" tagliano il traguardo del quarto album in studio.
Innanzitutto un punto a sfavore del disco è dato dalla resa sonora, piuttosto approssimativa e di qualità non all'altezza della situazione, anche perchè da una band che ha all'attivo già tre full length ci si aspetterebbe perlomeno il minimo sindacale. Il che non aiuta di certo a sollevare dei pezzi che già in partenza non sono proprio il massimo: la base su cui poggiano le dieci tracce di "Oppressed/Deformed" è fortemente thrash metal, diciamo quello di scuola più moderna anni '90, sia per quanto riguarda il lavoro alla chitarra che quello alla batteria, che spesso sfrutta il famoso "tu-pa tu-pa" durante le strofe, altrenato a blast beats decisamente furiosi. Spesso nei bridge e nei ritornelli i DSK rallentano, con breakdown o parti comunque più quadrate e meno votate all'estremismo, andando a spezzare l'andamento già di per sè troppo monocorde dell'album. Di fatto, questo è il grosso problema di questi cinque francesini, ossia il fatto di non riuscire a comporre un pezzo che abbia la carte in regola per colpire chi ascolta, di non possedere qualcosa al di là della ferocia e della brutalità esecutiva che faccia dire "Ah però, figo sto pezzo!". Il modus componendi è sempre il medesimo, e la naturale e logica conseguenza è che tutti i pezzi suonino un po' troppo simili tra di loro, che, dato il genere ci può anche stare, ma nel caso specifico dei DSK è paragonabile a una martellata sui c...alli dei piedi. Lodevole invece la scelta della band di inserire come contenuti multimediali due video dal vivo, tra l'altro di buona qualità video e audio, e ancora più encomiabile è l'aver optato per una copertina sobria ed aver evitato la marea di pacchianate a cui spesso i gruppi che appartengono al filone ci hanno abituati. Per il resto, nulla mi da modo di dare anche solo la sufficienza a questo "Oppressed/Deformed", un disco tutt'altro che indispensabile, e che anzi non consiglierei nemmeno ai fan più intransigenti e die-hard del brutal death.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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