Forse il nome Sigh potrebbe dire poco alla maggior parte di voi, eppure la band ha alle spalle una carriera più che decennale, diversi album all'attivo e anche una prestigiosa collaborazione con la Century Media, maturata ai tempi del rilascio di "Imaginary Soniscape". Nati come adepti del sacro fuoco black metal, i nostri tre giapponesi si sono progressivamente convertiti ad un suono più eterogeneo, alternativo, che combinava thrash, pop, influenze jazz e classicheggianti che davano vita a composizioni stuzzicanti, ispirate e molto piacevoli, in parole povere erano un gruppo fuori dagli standard. Ecco, adesso prendete questa ultima frase e cancellatela, perché i Sigh modello estate 2007 sono ritornati alle loro origini, e cioè sono tornati a suonare black metal come da anni non capitava loro. La loro proposta si volge verso lidi più melodici e teatrali, con forti tinte orrorifiche in stile King Diamond o Death SS e aperture sinfoniche un po' in stile Cradle Of Filth, senza però riuscire a catturarne lo stesso pathos e la stessa nebulosa potenza notturna. In realtà il gruppo dimostra di saper suonare e di saper condurre il filo della musica, ma le composizioni, pur essendo abbastanza piacevoli (mi riferisco soprattutto all'iniziale "Introitus" oppure a "Me-Devil") danno una sensazione di finto, per colpa soprattutto del suono plasticoso dei sintetizzatori, che rendono le partiture simili alle siglette di alcuni videogiochi di vecchia data. Non so dire se i Sigh avessero intenzione di fare sul serio o piuttosto di dissacrare le loro origini, ma tutto sommato falliscono il bersaglio. Se proprio non volete perdervi nulla di quanto esce mensilmente...
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