Uhmm…ci risiamo.
Un disco suonato benissimo, prodotto perfettamente e con tutti i crismi del caso…ma due palle. Siamo sempre ancorati al death/thrash/metalcore/mezzo melodico/canto un po’ sporco ed un po’ melodico che fa figo e così assomiglio ai Soilwork ed ai Killswitch Engage e le case discografiche mi mettono sotto contratto.
Beh i gallesi Anterior hanno pure ragione, d’altronde la Metal Blade li ha presi subito, e dimostrano anche buono gusto, a partire dagli elementi più superficiali, quali il nome del gruppo (bello!), il logo, semplice ed efficace, la copertina, inedita e particolare, ed il gusto melodico nella musica, in particolar modo negli assoli, che senza dubbio sono davvero semplicemente belli ed efficaci...ma tutto il resto ci uccide per noia e scontatezza.
Ed è un peccato, perché queste ritmiche fatte con sotto gli occhi il manuale del perfetto thrashmetallaro del nuovo millennio e soprattutto ‘sta voce in mezzo scream mezzo growl che ormai appiattisce qualsiasi gruppo, dal power al black, tanto con questo modo di cantare tutto diventa uguale, demoliscono ed umiliano il buon lavoro degli Anterior, che sotto sotto dimostrano di saperci fare e di essere mediamente più interessanti e capaci di tanti loro colleghi.
Inutile citare qualche brano, ogni pezzo, pur stilisticamente valido, è uguale ad un milione di altri e non spicca in determinate qualità, a parte la buona volontà della band e la loro ineccepibile abilità tecnica.
Un lavoro che non si può bocciare ma nemmeno incoraggiare. Incoraggiamo invece gli Anterior, che le capacità le hanno, ad osare un qualcosina di più, a scrollarsi di dosso sti clichè pallosissimi e piattissimi e a mostrarci che hanno anche le palle oltre a sapere eseguire il compitino del disco mezzo hardcore da quaranta minuti (incredibile, sono standard anche nella durata!!!).
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