Thrash is back!!! Non trovo altre parole se non proprio il titolo di una canzone dei Californiani, ma di chiare origini sudamericane, Fueled By Fire, per descrivere cosa ho provato all'ascolto di questo stupendo album firmato Metal Blade.
Esordio discografico per la band proveniente dagli States nata nel 2002, "Spread The Fire" è Thrash allo stato puro!
Per i nostalgici come me del genere e dell'ormai quasi dimenticata Bay Area un album che sembra uscire direttamente da metà/fine anni 80, sia per la produzione strumentale, che è davvero ottima, che per le liriche e il songwriting, un album che testimonia una volta per tutte che il genere è ancora vivo e vegeto anche tra band giovani ed emergenti.

Testament, Overkill, Anthrax, Suicidal Tendencies, Slayer, Exodus..., (rigorosamente dei primi album) tutti nomi che vi verranno in mente durante l'ascolto pazzesco e divertentissimo del disco, sensazioni che i quattro ragazzi della band riescono ottimamente a trasmettere tramite i loro suoni, niente di più old school!
Le tracce sono potentissime, correlate da una voce molto grezza e leggermente svogliata che suona a meraviglia nel contesto.
Si parte con la intro "Ernest Goes To Hell" per entrare totalmente nel sound FBF, un viaggio attraverso sonorità puramente ottantiane, un sound compatto, incredibilmente tagliente e dotato di un'energia unica, un full lenght che in altre epoche avrebbe potuto vedersela direttamente con grossi calibri; "Thrash Is Back", "Spread The Fire" e "Striking Death" sono i 3 capolavori che fanno parte dell'album, sono quei pezzi che vi entreranno subito in testa di cui su MTV vent'anni fa avreste sicuramente visto un video, con quei cori alla Anthrax che difficilmente vi lasceranno in pace e che non riuscirete facilmente a non canticchiare durante la giornata; vogliamo poi parlare della stupenda copertina che raffigura un metallaro intento a strozzare due emo kids trovati fuori da un locale? A dir poco meravigliosa!
Cos'altro dire se non che dovete assolutamente procurarvi una copia di "Spread The Fire", un must per tutti coloro che rimpiangono i tempi di "Feel The Fire", i tempi di "Spreading The Disease", i tempi in cui portare pantaloni attillatissimi, chiodo e scarpe da ginnastica bianche era straordinariamente e stupendamente cool.